Il vitigno Casetta è un autoctono della Vallagarina, situata a cavallo tra le province di Trento e di Verona. Conosciuto anche come Foja Tonda, è un vitigno a bacca nera autoctono del Trentino, in particolare della Val di Cembra e della Valle di Ronchi. Il nome locale, “Foja Tonda” (“foglia tonda” in dialetto), fa riferimento alla forma caratteristica della sua foglia, mentre “Casetta” è il nome ufficiale iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Il vitigno ha origini antiche e rischiava l’estinzione nella seconda metà del Novecento, ma è stato salvato grazie al lavoro di recupero di alcuni viticoltori cembrani e della Fondazione Edmund Mach. E’ particolarmente diffuso tra i comuni di Ala e Avio, in provincia di Trento, e Dolcè, Brentino Belluno e Rivoli in provincia di Verona. Pare che il vitigno prenda il nome da una famiglia di Marani di Ala (TN), nota per coltivare questo vitigno nei suoi poderi, da cui uno dei suoi sinonimi locali, Maranela. Il Casetta ha ceppi particolarmente longevi, e non è raro trovare piante produttive risalenti all’epoca immediatamente dopo la venuta della fillossera, ossia circa 70 anni or sono.
A causa della scarsa reperibilità in commercio di barbatelle innestate il Casetta viene ancor oggi riprodotto per ramificazione, interrando un tralcio di una vite vicina. Dopo essere stato abbandonato negli anni Sessanta a favore di varietà più richieste dal mercato e ed essere stato anche radiato come vitigno autorizzato a causa della sua particolare sensibilità a malattie fungine, negli ultimi anni sta nuovamente crescendo l’interesse per questo vitigno, infatti dal 2002 la varietà è stata reintrodotta tra quelle ammesse alla coltivazione anche se solo recentemente, dal novembre 2006, con il riconoscimento della Valdadige Terradeiforti DOC, si possono produrre alcune tipologie di vino a denominazione di origine con uve Casetta in purezza.
Dal punto di vista ampelografico, il vitigno Casetta è caratterizzato da una foglia media, pentagonale, pentalobata. Il suo grappolo è conico e alato di dimensioni medie, spargolo con acino medio-grande. La buccia degli acini è sottile, di colore scuro, quasi un blu-nero, abbastanza resistente ai freddi invernali, ma molto sensibile alle gelate invernali.
Il Casetta ha buona vigoria e si adatta bene a terreni calcarei e collinari, che abbiano una buona esposizione e ventilazione, ad altezze che non superino i quattrocento metri di altitudine. È ricco di polifenoli, ha una pronunciata acidità e tannini relativamente decisi. Come vino, il Casetta alla vista si presenta dal colore rosso rubino intenso. Al naso presenta note fruttate di prugna matura e mora, su di un sottofondo lievemente vegetale e una nota speziate di pepe nero nel finale. Al palato è strutturato, giustamente tannico, abbastanza morbido e persistente. Lo possiamo abbinare a polenta con formaggio o funghi o carne di maiale alla griglia.
Caratteristiche ampelografiche
La vite presenta vigoria media e portamento eretto. La foglia è ampia, rotonda o leggermente trilobata, da cui il nome “foja tonda”. Il grappolo è medio, compatto, di forma conico-cilindrica, con acini medi di forma sferica e buccia spessa, di colore blu-nero. La maturazione è tardiva, generalmente a fine settembre o inizio ottobre, adattandosi bene al clima fresco di montagna.
Proprietà agronomiche
Il Casetta è un vitigno rustico e ben adattato agli ambienti di altura, dove esprime al meglio le sue qualità. Resiste bene al freddo e ai suoli poveri, con rese basse ma di qualità. Tuttavia, richiede attenzione nella gestione della vegetazione, per garantire una buona esposizione e maturazione fenolica degli acini.
Resistenze e sensibilità
Il vitigno è discretamente resistente alle principali malattie crittogamiche, anche grazie alla buccia spessa. È sensibile all’umidità persistente nelle fasi finali della maturazione, per cui la posizione del vigneto e la ventilazione risultano determinanti.
Proprietà enologiche
Il Casetta fornisce mosti ricchi in colore, con buona acidità naturale e concentrazione fenolica. Si presta a vinificazioni tradizionali in rosso, con macerazioni prolungate che esaltano il suo profilo speziato e tannico. Può essere affinato in acciaio, ma alcuni produttori sperimentano affinamenti in legno grande o barrique, per smussarne la rusticità e arricchirne la complessità.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Casetta
I vini da Casetta sono di colore rosso rubino profondo, con riflessi violacei da giovani. Al naso offrono profumi di ciliegia scura, mirtillo, ribes nero, seguiti da spezie dolci, note erbacee, sottobosco e liquirizia. Con l’evoluzione compaiono accenni di cuoio e radice.
Al palato il vino è strutturato, asciutto, con tannini presenti ma maturi, buona freschezza e un finale deciso e persistente. Sono vini che si prestano a breve-medio affinamento, ma nelle versioni migliori possono evolvere per alcuni anni in bottiglia.
Perfetti in abbinamento con cucina trentina: canederli al burro fuso, carni in umido, salumi stagionati, formaggi d’alpeggio.
