La prima citazione chiara della Malvasia di Candia Aromatica risale ai secoli XVI–XVII, quando compare nei registri agrari delle colline piacentine come uva “gentile e profumata”, particolarmente adatta alla produzione di vini dolci e di vini da “mensa cittadina”. Tra XVIII e XIX secolo divenne una delle uve bianche più importanti dell’Enza, del Piacentino e del Parmense, trovando nella tradizione dei vini frizzanti e aromatici dell’area la sua naturale vocazione. Ancora oggi è il vitigno simbolo dei Colli Piacentini, protagonista di uno dei più caratteristici bianchi aromatici dell’Italia settentrionale.
Zone di coltivazione
L’areale d’elezione della Malvasia di Candia Aromatica è l’Emilia occidentale, soprattutto le colline dei Colli Piacentini (Borgonovo, Ziano, Castell’Arquato, Pianello, Carpaneto) e parte dei Colli di Parma.
È il vitigno principale delle denominazioni Colli Piacentini DOC (nelle versioni secco, amabile, passito e spumante) e compare anche nella Monterosso Val d’Arda DOC e in alcune produzioni tipiche delle colline parmensi.
Predilige terreni collinari calcareo-argillosi, esposizioni ben ventilate e un clima temperato con estati asciutte e buone escursioni termiche, condizioni che esaltano intensità aromatica e acidità. Fuori dall’Emilia la sua presenza è marginale, salvo piccoli impianti in Lombardia e Veneto.
Caratteristiche ampelografiche
La Malvasia di Candia Aromatica presenta vigoria medio-elevata e portamento espanso. Le foglie sono medio-grandi, spesso trilobate, con lembo di consistenza medio-spessa e superficie leggermente ondulata.
Il grappolo è grande, conico o cilindrico-conico, di compattezza variabile ma spesso serrata. Gli acini sono medio-grandi, sferici, con buccia giallo-dorata ricca di pruina e dotata di intensa componente aromatica di natura terpenica. La polpa è succosa, dolce e fortemente aromatica.
La maturazione è medio-tardiva, collocandosi tra fine settembre e inizio ottobre.
Caratteristiche colturali e agronomiche
Il vitigno richiede attenzione nella gestione della chioma, poiché la buona vigoria può favorire ombreggiamenti eccessivi che penalizzano accumulo zuccherino e intensità aromatica. La compattezza dei grappoli lo rende talvolta sensibile alla botrite nelle annate umide, mentre la resistenza all’oidio è nella media.
È discretamente tollerante alla siccità e si adatta bene ai suoli collinari ricchi di scheletro. La produttività è medio-alta e piuttosto regolare, anche se per vini di qualità è fondamentale contenere le rese. I sistemi di allevamento più diffusi sono guyot e cordone speronato.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Malvasia di Candia Aromatica generano mosti ricchi di zuccheri, buona acidità e un corredo aromatico molto intenso, dominato da composti terpenici. La vinificazione avviene prevalentemente in acciaio con fermentazioni controllate, per preservare fragranza e aromaticità varietale.
Il vitigno è estremamente versatile:
– in versione secca dà vini profumati e tesi,
– in versione frizzante o spumante regala freschezza e aromaticità esplosiva,
– in versione passita esprime morbidezza, intensità floreale e note mielate e fruttate.
Gli aromi tipici includono salvia, timo, fiori bianchi, pesca, albicocca, agrumi, miele e spezie dolci.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Malvasia di Candia Aromatica presentano colore giallo paglierino brillante con riflessi dorati. Al naso sono intensi ed espressivi, con note di fiori bianchi, erbe aromatiche, agrumi, pesca, albicocca, miele e spezie leggere.
Al palato risultano aromatici, freschi e dinamici, sostenuti da buona acidità e da una struttura ampia, spesso morbida e avvolgente. Nelle versioni frizzanti e spumanti offrono grande bevibilità e persistenza aromatica; nei passiti mostrano complessità, densità e un profilo dolce-sapido molto caratteristico.
