Domande e risposte sul vino – Quattrocalici
Durante la fase di maturazione dell’uva, gli acini subiscono una serie di cambiamenti fisiologici e chimici che portano alla formazione di uva matura pronta per la vendemmia.
Ecco cosa succede agli acini dell’uva durante la fase di maturazione:
Dopo la fioritura e l’allegagione, una volta che l’acino ha iniziato a formarsi, gli stadi di accrescimento e maturazione sono essenzialmente quattro:
Dall’allegagione all’invaiatura, l’acino cresce, passando da circa 0,3 a 1,5 g di peso. Il suo contenuto in acqua cala, da circa il 90% a circa l’85%. Crescono anche sia gli zuccheri (dal 0,5 al 4,5%) che gli acidi, dal 2,5 al 4,5%.
Questo intervallo è segnato dalla fine del periodo erbaceo, con la scomparsa della clorofilla presente precedentemente, gli zuccheri che arrivano al 7-8%, egli acidi che calano del 20-30%. Compare anche la pruina, la cui consistenza cerosa limita l’evaporazione dell’acqua dagli acini.
Quando inizia il periodo di vera e propria maturazione, che varia a seconda del vitigno e della zona di coltivazione, gli zuccheri dell’acino aumentano ogni giorno dello 0,2-0,6%, mentre nello stesso periodo gli acidi diminuiscono ancora, fino ad arrivare al 50% circa del loro contenuto prima dell’invaiatura. Il peso dell’acino aumenta, mentre il suo volume rimane costante.
Dopo la maturazione, si comincia ad avere una lenta evaporazione dell’acqua contenuta negli acini, che porta al graduale appassimento del frutto, accompagnata dall’aumento ulteriore del suo contenuto zuccherino e dalla graduale lignificazione del graspo.
La fase di maturazione delle uve è critica per determinare il momento ideale per la vendemmia. Una corretta valutazione della maturazione dell’uva è fondamentale per ottenere vini di qualità e di carattere. I viticoltori monitorano attentamente il processo di maturazione dell’uva e scelgono il momento giusto per la vendemmia al fine di ottenere il profilo di sapore e i caratteri desiderati nel vino finale.