Domande e risposte sul vino – Quattrocalici
Nella produzione dei vini bianchi si possono utilizzare diversi processi, ciascuno dei quali assolve a specifiche finalità produttive.
Una tecnica comune è la pressatura soffice, in cui le uve vengono pressate delicatamente per ottenere il mosto senza estrarre tannini e colori dalle bucce. Il mosto viene quindi fermentato a temperatura controllata in recipienti di acciaio inox o botti di legno. Questo metodo preserva la freschezza e l’espressione fruttata delle uve, producendo vini bianchi aromatici e vibranti.
Un’altra tecnica è la macerazione pellicolare, in cui le bucce vengono lasciate in contatto con il mosto per un certo periodo di tempo per estrarre più aromi e complessità, e la fermentazione e l’affinamento in legno, che possono conferire caratteristiche di vaniglia e tostato al vino bianco.
La criomacerazione infine, è una tecnica di macerazione a freddo che viene impiegata nella produzione dei vini bianchi per estrarre gli aromi desiderati dalle bucce delle uve, conferendo al vino una maggiore intensità e complessità aromatica. Le uve vengono raccolte e raffreddate a temperature molto basse, solitamente intorno a 0°C, per un periodo di tempo variabile, solitamente da alcune ore a qualche giorno, a seconda del tipo di vino che si desidera ottenere. Il freddo rallenta l’attività enzimatica e aiuta a estrarre lentamente gli aromi e i composti dai pigmenti delle bucce delle uve.