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Il corso sul vino di Quattrocalici - Champagne

Côte des Blancs

Il regno dello Chardonnay: eleganza, mineralità e longevità nei grandi blanc de blancs.

Champagne Cote des blancs cartina

La Côte des Blancs si estende a sud di Épernay e rappresenta il cuore della Champagne dedicato alla coltivazione dello Chardonnay. L’area si sviluppa lungo un crinale collinare che corre da nord a sud per circa venti chilometri, con pendii esposti prevalentemente a est. Questa configurazione geografica garantisce un’ottima insolazione mattutina, favorendo una maturazione regolare delle uve e preservando al tempo stesso la freschezza aromatica.

Geologia e clima

Dal punto di vista geologico, la Côte des Blancs poggia su un substrato di gesso del Cretaceo superiore, ricoperto da sottili strati di argilla e sabbia. Il gesso funge da riserva idrica naturale, assorbendo l’acqua in eccesso durante i periodi piovosi e rilasciandola gradualmente nei mesi secchi. Questo equilibrio idrico e termico crea le condizioni ideali per la vite, assicurando alle uve una maturazione lenta, una ricca acidità e una spiccata finezza aromatica.

Il clima è temperato con influssi continentali, caratterizzato da estati miti e inverni freddi. Le esposizioni orientali proteggono i vigneti dalle gelate più intense e consentono di mantenere livelli ottimali di acidità nei mosti.

Storia viticola ed enologica

La viticoltura nella Côte des Blancs è antica, ma la sua identità moderna si è consolidata tra XIX e XX secolo, con l’affermazione dello Chardonnay come vitigno dominante. L’eccezionale adattamento di questa varietà ai suoli gessosi ha permesso alla zona di imporsi come riferimento per la produzione dei migliori Blanc de Blancs, ossia Champagne ottenuti esclusivamente da uve bianche.

I comuni di Avize, Cramant, Chouilly, Le Mesnil-sur-Oger, Oger e Oiry, tutti classificati Grand Cru, hanno contribuito in modo determinante alla reputazione della Côte des Blancs. In queste aree, lo Chardonnay raggiunge espressioni di straordinaria purezza, tensione minerale e longevità.

Viticoltura

La Côte des Blancs conta circa 3.300 ettari di vigneto, coltivati quasi esclusivamente a Chardonnay (oltre il 95%). L’uniformità varietale è uno degli aspetti più distintivi della zona e riflette la perfetta simbiosi tra vitigno e terroir.

Le viti affondano le radici in profondità nel gesso, beneficiando della sua capacità di mantenere umidità costante. Le rese sono generalmente moderate per favorire la concentrazione aromatica e la longevità dei vini base. La gestione viticola privilegia la raccolta in epoca ottimale, per conservare il giusto equilibrio tra acidità e zuccheri.

Enologia e tipologie di vino

Dal punto di vista enologico, i vini della Côte des Blancs sono dominati dallo Chardonnay e si distinguono per freschezza, verticalità gustativa e eleganza aromatica. Da giovani esprimono note floreali e agrumate, con accenti di fiori bianchi, limone e mandorla fresca. Con l’evoluzione in bottiglia, sviluppano complessità con sentori di nocciola tostata, burro, pane brioche e miele, mantenendo sempre una spiccata tensione minerale.

I Blanc de Blancs provenienti da questa zona rappresentano alcune delle espressioni più raffinate e longeve della Champagne. Grazie alla loro acidità naturale, sono spesso vinificati con dosaggi minimi o come Extra Brut, per esaltare la purezza varietale e la precisione del terroir.

Nelle cuvées di assemblaggio, i vini della Côte des Blancs vengono impiegati per conferire finezza, slancio acido e longevità, bilanciando la struttura del Pinot Noir della Montagne de Reims e la morbidezza del Meunier della Vallée de la Marne.

Comuni Grand Cru e Premier Cru

Grand Cru (Chardonnay al 100%)

  • Avize – Chardonnay di grande finezza, freschi e minerali, con ottimo potenziale di invecchiamento.

  • Cramant – Vini molto eleganti, sottili, con acidità spiccata e note floreali.

  • Chouilly – Unico comune Grand Cru con piccole parcelle di Pinot Noir; Chardonnay ricco e potente.

  • Le Mesnil-sur-Oger – Considerato il vertice qualitativo: vini tesi, austeri, con enorme longevità.

  • Oger – Chardonnay più ampi e fruttati, pur mantenendo freschezza e mineralità.

  • Oiry – Vini freschi e nervosi, di grande precisione minerale.

Premier Cru

  • VertusComune più esteso, con Chardonnay corposi e fruttati, capaci di ottima evoluzione.

  • Cuis – Vini freschi e lineari, ottimi per cuvées eleganti.

  • Grauves – Chardonnay con buona struttura, meno taglienti rispetto ad Avize o Le Mesnil.

  • Villeneuve-Renneville-Chevigny – Produzioni limitate, Chardonnay equilibrati e fini.

  • Bergères-lès-Vertus – estratto ricco, fruttato, equilibrato.

  • Voipreux – Chardonnay puro, precisione minerale, freschezza.

  • Coligny – Chardonnay dominante, leggerezza aromatico, classificazione storica.

  • Étréchy – Chardonnay esclusivo, terroir marginale, finezza aristocratica.

Immagine di Marcello Leder
Marcello Leder

Sommelier AIS, divulgatore nel campo del vino e dell'enogastronomia. Ha fondato nel 2011 il portale Quattrocalici, divenuto punto di riferimento per la cultura del vino in Italia, ed è autore della sua struttura e di tutti i suoi contenuti.

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