L’Agiorgitiko (scritto in greco “Αγιωργίτικο”) è un vitigno a bacca nera autoctono della Grecia, sicuramente il più diffuso all’interno del paese, con 3.200 ettari distribuiti tra l’Attica e il Peloponneso, soprattutto nella zona di Nemea, appena a sud dell’istmo di Corinto, di cui viene ritenuta originaria. In misura minore viene coltivato anche in Macedonia e in Epiro. Il nome Agiorgitiko significa “uva di San Giorgio”, dall’abbazia di San Giorgio nel bosco di Feneos. Il vino di Agiorgitiko viene chiamato anche “Sangue di Ercole”, perchè secondo una leggenda l’eroe l’avrebbe bevuto prima di uccidere il leone di Nemea. L’Agiorgitiko si identifica con i vini rossi di Nemea, dove è l’unica varietà ammessa nella locale OPAP (Designazione di origine controllata). Qui viene utilizzato solo per la produzione di vino rosso, mentre nell’Epiro, in particolare presso Metsovo, lo si trova in uvaggio con il Cabernet Sauvignon per produrre il vino da tavola “Katoi”. In alcune zone è ancora viva la tradizione di utilizzare le uve di Agiorgitiko per produrre vini aromatizzati con succo di prugna.
L’Agiorgitiko è un vitigno molto versatile, che viene vinificato in una vasta gamma di tipologie, dai vini rosati luminosi a vini rossi morbidi, a vini fruttati prodotti mediante macerazione carbonica, simili al francese Beaujolais nouveau. I vini dell’Agiorgitiko si caratterizzano per la bassa acidità e l’elevato di alcol e di composti fenolici, per cui necessita di un tempo di macerazione brevissimo per estrarre il colore dell’uva. I migliori esempi di Agiorgitiko hanno quindi bassa acidità, un colore rubino profondo, aromi di frutta rossa e una nota speziata dolce e provengono dalla zona collinare intorno a Nemea da vigneti posti ad altitudini elevate, fino ai 900 metri, mentre i vini da uve raccolte nei caldi fondovalle tendono ad essere troppo “marmellatosi”.
L’Agiorgitiko richiede terreni asciutti posti in zone ventilate ed ha una buona resistenza al calore. E’ un vitigno piuttosto sensibile alle malattie, alle muffe ed ai funghi, oltre ad essere sensibile alla possibile carenza di potassio dei terreni più poveri. L’Agiorgitiko ha acini dalla buccia spessa ed i suoi grappoli sono mediamente compatti. La sua maturazione è tardiva e viene solitamente vendemmiato dopo la metà di Settembre.