La Grenache è uno dei vitigni a bacca nera più coltivati al mondo, noto per la sua versatilità, la sua resistenza al clima secco e il suo contributo a vini caldi, fruttati e generosi. Conosciuto in Spagna come Garnacha Tinta, dove con tutta probabilità ha avuto origine, si è diffuso ampiamente in Francia (soprattutto in Languedoc-Roussillon, Rodano meridionale e Provenza) e da lì in tutto il mondo, fino a diventare una delle varietà simbolo dei vini mediterranei. In Sardegna prende il nome di Cannonau ed è uno dei pilastri della viticoltura isolana.
La famiglia della Grenache è ampia: accanto alla Grenache noir (a bacca nera), si trovano anche la Grenache blanc (a bacca bianca) e la Grenache gris (a bacca rosa), oltre ad alcuni cloni locali e mutazioni.
Diffusione nel mondo
Il Grenache noir è coltivato in tutte le aree viticole del mondo a clima caldo o temperato-arido. In Spagna, è la seconda varietà rossa più coltivata dopo il Tempranillo, presente soprattutto in Aragona, Catalogna, Navarra, La Rioja, Castiglia-La Mancia e in alcune zone dell’Andalusia. In Francia, è l’ossatura dei vini del Côtes du Rhône, del Châteauneuf-du-Pape, dei rosé di Provenza, oltre che di numerosi vin doux naturels come il Banyuls e il Maury.
Fuori dall’Europa, la Grenache è largamente presente in Australia, dove ha conosciuto una vera rinascita negli ultimi decenni, specialmente nelle Barossa Valley, McLaren Vale e Riverland, sia in purezza che in blend GSM (Grenache-Syrah-Mourvèdre). È coltivata anche in California (Paso Robles, Central Coast), Sudafrica, Cile, Argentina, Messico, Israele e persino Cina.
Diffusione in Italia
In Italia, la Grenache è conosciuta soprattutto con il nome di Cannonau, tipico della Sardegna, dove occupa oltre 7.000 ettari e rappresenta la varietà a bacca nera più diffusa. Secondo alcuni studi genetici, il Cannonau è strettamente imparentato con la Garnacha spagnola, anche se c’è chi ne rivendica l’origine sarda.
Altri sinonimi italiani includono Alicante (in Toscana e Sicilia), Tai rosso (nei Colli Berici in Veneto), Gammonet, Granaccia (Liguria), Bove nero (in Campania) e Garnacha in Alto Adige, nelle zone di confine. Il vitigno è autorizzato in numerose IGT e DOC, sia in purezza che in uvaggio mediterraneo, in particolare in Sardegna, Toscana e Liguria.
Caratteristiche ampelografiche
Il Grenache è una vite vigorosa, adatta a climi caldi e secchi. Ha portamento eretto, internodi lunghi e tralci robusti. La foglia è grande, trilobata o pentalobata, di colore verde chiaro. Il grappolo è medio o grande, cilindrico-conico, spesso compatto. Gli acini sono sferoidali, di dimensione media, con buccia sottile e succo incolore. La maturazione è tardiva, richiede una lunga stagione di sole per sviluppare appieno zuccheri e polifenoli.
Proprietà agronomiche
Il Grenache resiste bene alla siccità, grazie alla sua profonda radicazione. È sensibile al vento e può soffrire nei suoli troppo fertili, dove tende a produrre rese elevate e vino diluito. Richiede potature corte e rese contenute per esprimere finezza. Ha una discreta resistenza all’oidio, ma può essere soggetto a colature in fioritura.
Proprietà enologiche
La Grenache produce mosti zuccherini, ricchi di alcol potenziale, con acidità moderata e tannini dolci. È perfetta per vini caldi, morbidi, rotondi, sia in purezza che in assemblaggio. Può dare vini rossi secchi, rosati freschi e fruttati, o dolci fortificati. Si presta anche a macerazioni carboniche per vini più immediati e fruttati. L’uso del legno grande o barrique può arricchirla di struttura e complessità.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Grenache
I vini da Grenache hanno colore rubino tenue o medio, spesso con tendenza all’evoluzione precoce. Al naso offrono un bouquet ampio, con note di frutta rossa matura (ciliegia, fragola, lampone), erbe aromatiche mediterranee, spezie dolci, tabacco e liquirizia, con accenti terrosi nei vini più maturi.
In bocca sono caldi, morbidi, spesso con tannini rotondi e bassa acidità, ma di grande avvolgenza e intensità fruttata. Nei rosati dominano le note di frutti rossi freschi e fiori di campo, con profili eleganti e gastronomici. Nei vini dolci da uve sovramature o fortificate (come i Banyuls), si esprimono con note di cioccolato, frutta secca, confettura, spezie esotiche.
