L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici

Faro DOC

La Denominazione Faro DOC

faro doc cartina

La denominazione Faro DOC ha come centro geografico la città di Messina, terza città della Sicilia e capoluogo dell’omonima provincia. Messina ha quindi ottenuto la DOC ufficiale per i suoi vini nel dicembre del 1976, molto prima della storica Milazzo (Mamertino di Milazzo DOC), sopraggiunta nel settembre 2004. Faro di Messina era il nome dato allo stretto che separa la Sicilia dalla Calabria, punta sud della penisola Italiana. Anche se il significato ovvio della denominazione è quello di un “faro”, il riferimento  prevalente è quello dello stretto di Messina, che costituiva una linea di confine tra le due metà del Regno di Sicilia, il quale comprendeva anche l’Italia meridionale. Il nome Faro di Messina fu utilizzato dal XIV secolo fino al Risorgimento, 500 anni dopo. Oggi è conosciuto appunto come Stretto di Messina. I vini della Faro DOC sono esclusivamente rossi e provengono da tre varietà di uva caratteristiche di questa parte della Sicilia. Il Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio costituiscono la parte dominante delle tipologie di vini della Faro DOC, a volte con una aggiunta di uve Nocera fino al limite consentito del 10%. Questi sono gli stessi vitigni che vengono coltivati ​​sulle pendici vulcaniche dell’Etna, i cui vini stanno diventando qualitativamente sempre più interessanti. Come i vini dell’Etna, anche i vini di della Faro DOC provengono da vigneti coltivati ​​prevalentemente su terreni montuosi. La differenza fondamentale qui è che ci sono più colline piuttosto che una singola montagna. Queste sono i colli Peloritani, un’estensione della più ampia catena dei Nebrodi, versante orientale dell’Appennino Siculo. Questa topografia crea delle situazioni microclimatiche di cui i viticoltori di Faro possono beneficiare. La presenza dello stretto sottostante aiuta a moderare le temperature del clima caldo della Sicilia. La notorietà dei vini della zona data al lontano 14 ° secolo, all’epoca in cui la casa di Aragona governava la Sicilia. Il vino offerto da Leonato a Don Pedro d’Aragona (e più esplicitamente a Constable Dogberry) in “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare, è stato probabilmente prodotto nella zona del Faro di Messina, dove è ambientata l’opera. La produzione vinicola dell’area Messinese è drasticamente diminuita dal suo picco raggiunto nel XVIII secolo. Il suo punto più basso è arrivato negli anni ’70 e ’80 quando la superficie vitata corrispondeva ad un decimo del numero di ettari di vigneto di 100 anni prima.

La Faro DOC nei dettagli

Faro DOC

Creata nel1976
Prima approvazioneApprovata con D.P.R. 03.12.1976, G.U. 61 del 04.03.1977
Ultimi aggiornamentiUltime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
RegioneSicilia
ProvinceMessina
Tipo di denominazioneDOC
Comuni della zonaMessina
MerceologiaVino

Il Disciplinare della Faro DOC

Il link rimanda alla pagina del disciplinare della denominazione Faro DOC, con il pdf della versione aggiornata del disciplinare.

I Vitigni della Faro DOC

Nella tabella riportiamo i vitigni che rientrano nella composizione ampelografica delle tipologie di vino della denominazione Faro DOC. I link rimandano alle pagine dedicate alle singole varità della Guida ai Vitigni d’Italia di Quattrocalici.

Le Tipologie Vini della Faro DOC

I disciplinari delle denominazioni di origine dei vini prevedono una o più “Tipologie di vino” coperte nell’ambito della stessa denominazione. La tabella riporta tutte le tipologie previste dalla denominazione Faro DOC, ottenute vinificando le uve dei vitigni autorizzati nell’ambito della stessa denominazione. I link rimandano alle pagine dedicate alle singole tipologie di vino, nelle quali si possono trovare tutti i dettagli relativi ai procedimenti di vinificazione e alle caratteristiche organolettiche dei vini.
NomeRegioneLa Guida Vini di QuattrocaliciTipo
Faro DOCSiciliaUvaggi rossiVino fermo