Il nome “Ervi” è l’acronimo di Emilia-Romagna Vigna, scelto per sottolineare l’identità territoriale del progetto e il legame con la viticoltura piacentina, in cui Barbera e Croatina sono da sempre protagoniste. L’obiettivo della selezione era ottenere un vitigno più equilibrato, meno soggetto alle oscillazioni produttive e capace di fornire vini moderni, intensi e armoniosi.
L’Ervi è oggi considerato una delle poche nuove varietà italiane di successo, grazie alla sua capacità di integrarsi nella tradizione locale senza snaturarla, offrendo un’espressione contemporanea di un territorio da sempre vocato ai rossi franchi, fruttati e territoriali come quelli dei Colli Piacentini.
Zone di coltivazione
L’Ervi è coltivato quasi esclusivamente in Emilia-Romagna, in particolare nei Colli Piacentini, dove è stato autorizzato e valorizzato nei disciplinari locali. Trova spazio soprattutto nelle sottozone collinari che circondano Piacenza, tra Val Tidone, Val Nure e Val Trebbia, su suoli di matrice argillo-calcarea e in un clima temperato continentale, mitigato dalle influenze appenniniche.
Il vitigno è ammesso in diverse denominazioni della provincia, tra cui:
– Colli Piacentini DOC (in uvaggio o in purezza);
– alcune IGT dell’area emiliana.
Fuori dall’Emilia-Romagna la sua presenza è per ora marginale, ma in crescita grazie all’interesse verso vitigni nuovi, più resistenti e con profili enologici ben definiti. La sua diffusione rimane comunque legata al territorio piacentino, dove meglio si esprime in termini di equilibrio e complessità.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Ervi presenta vigoria medio-elevata e portamento semieretto. Le foglie sono medio-grandi, trilobate o pentalobate, con lembo consistente e margini regolari, caratteristiche intermedie tra i due genitori.
Il grappolo è medio, conico o cilindrico-conico, di media compattezza. Gli acini sono sferici, di dimensione medio-piccola, con buccia spessa, molto ricca di antociani, dal colore blu-nero intenso. La polpa è succosa, dal sapore neutro ma con buona ricchezza zuccherina.
La maturazione avviene in epoca medio-tardiva, in linea con il patrimonio genetico della Croatina, ma con una minore irregolarità rispetto al vitigno padre, grazie alla componente Barbera che conferisce migliore costanza produttiva.
Caratteristiche colturali e agronomiche
L’Ervi è un vitigno molto equilibrato, caratterizzato da buona resistenza alle principali malattie crittogamiche e minore suscettibilità all’acinellatura rispetto alla Croatina. Le rese sono mediamente buone ma non eccessive, e tendono a essere più regolari rispetto ai due vitigni genitori.
Si adatta bene ai terreni argillosi e calcarei dei Colli Piacentini e sopporta discretamente la siccità estiva, mostrando una buona gestione della maturazione fenolica. Le forme di allevamento più diffuse sono il guyot e il cordone speronato, con potature non troppo generose.
La stabilità agronomica è uno dei punti forti dell’Ervi, che permette ai viticoltori di ottenere risultati qualitativi costanti anche in annate climaticamente difficili.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Ervi generano mosti intensi, ricchi di polifenoli e con acidità ben sostenuta. Il profilo enologico ricorda un punto d’incontro tra Barbera e Croatina: freschezza, colore e intensità aromatica convivono in modo armonico.
La vinificazione avviene solitamente in acciaio, con macerazioni medio-lunghe per estrarre colore e struttura. L’Ervi si presta sia a vini fermi sia a versioni leggermente frizzanti, tipiche della tradizione piacentina. Una parte della produzione matura brevemente in legno grande, che ne arrotonda i tannini senza compromettere il profilo varietale.
Aromaticamente combina note di frutta rossa e nera, ciliegia, mora, prugna e leggere spezie, con un equilibrio naturale che lo rende particolarmente versatile in cantina.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Ervi si presentano di colore rosso rubino profondo con riflessi violacei. Al naso offrono profumi intensi di ciliegia, mora, ribes e prugna, accompagnati da note speziate leggere e da un caratteristico tono vinoso fresco ed espressivo. Al palato sono equilibrati, con acidità ben integrata, tannini morbidi e una struttura media ma compatta. La componente fruttata domina il profilo gustativo, con un finale pulito, sapido e piacevolmente persistente. Nelle versioni frizzanti tradizionali risulta più immediato e fragrante; nelle versioni ferme e più strutturate mostra profondità e una sorprendente armonia, che lo rendono un rosso moderno, territoriale e coerente con lo stile dei Colli Piacentini.
