L’Alicante Bouschet prende il nome dal suo creatore, il vivaista Henri Bouschet, che la ottenne a partire da un incrocio tra Petit Bouschet e Grenache. E’ un’uva “tintora” o “teinturier” ossia dalle bucce rosse e dalla polpa ugualmente rossa. Originario della Francia, con coltivazioni in Languedoc-Roussillon e Provenza, è oggi coltivato soprattutto in Spagna, dove è chiamato Garnacha Tintorera, ma è presente anche in Portogallo e in Nord Africa. In Italia l’Alicante Bouschet è presente in Toscana, Sicilia e Sardegna. Le sue qualità più importanti sono il colore e il potenziale alcolico. L’Alicante Bouschet ha conosciuto grane popolarità durante il proibizionismo, quando veniva coltivato in California per l’esportazione nella costa orientale, grazie alle bucce spesse che lo rendevano resistente al marciume durante il trasporto. Il suo intenso colore lo rendeva ideale per allungare i vini, in quanto poteva venir diluito senza che lo si notasse.
Se da una parte in Francia l’Alicante Bouschet è quasi estinto, esso ha trovato in Portogallo il suo territorio d’elezione, soprattutto nella zona dell’Alentejo, dove fu piantato per la prima volta alla fine dell’1800. Qui oggi dà vita a vini di fascia alta, apprezzati per la loro struttura, il colore intenso e la notevole carica fenolica. I vini del’Alicante Bouschet non sono tendenzialmente molto profumati e possono mancare di carattere e complessità quando sono giovani. Il vitigno dà risultati migliori quando sviluppa aromi terziari che con l’invecchiamento possono risultare dominanti.