Il Vitigno Picotendro e i suoi Vini
Il Nebbiolo, tipico del Piemonte, è da sempre presente anche in Valle d’Aosta, dove viene tradizionalmente coltivato col nome di Picotendro nel fondovalle alluvionale di origine glaciale (nelle zone vocate di Arnad e Issogne). Viene in genere vinificato in purezza, ma talvolta anche assemblato ad altri vitigni come il Neyret, il Fumin, la Freisa e il Vien de Nus.
Il Picotendro è coltivato nelle aree alluvionali di origine glaciale, specialmente nelle zone vocate di Arnad e Issogne. Viene generalmente vinificato in purezza, ma talvolta assemblato con altri vitigni locali come Neyret, Fumin, Freisa e Vien de Nus.
Nonostante il Picotendro e il Nebbiolo siano geneticamente lo stesso vitigno, le differenze nei vini derivano principalmente dal terroir e dalle pratiche enologiche:
- Clima e Altitudine: Le vigne di Picotendro in Valle d’Aosta sono situate ad altitudini più elevate, con un clima alpino che contribuisce a vini più freschi e leggeri. In Piemonte, le altitudini sono generalmente inferiori, con un clima più temperato che favorisce una maturazione più completa delle uve, producendo vini più strutturati.
- Suolo: I suoli alluvionali di origine glaciale della Valle d’Aosta influenzano il profilo aromatico e la struttura dei vini, rendendoli più minerali e delicati. In Piemonte, i suoli variano da calcarei a argillosi, contribuendo alla complessità e alla potenza dei Nebbiolo.
- Tradizioni Enologiche: In Valle d’Aosta, il Picotendro è spesso vinificato per esaltare la freschezza e la bevibilità, mentre in Piemonte le tecniche di vinificazione mirano a produrre vini destinati a lungo invecchiamento, con affinamenti in legno prolungati.
I vini ottenuti da Picotendro tendono ad essere più leggeri e freschi rispetto ai Nebbioli piemontesi. Presentano note floreali e fruttate, con una struttura tannica meno pronunciata, rendendoli più delicati e meno corposi.