Storicamente apprezzato per la capacità di produrre acini grandi, ricchi di succo e adatti all’appassimento, il Corvinone venne per lungo tempo utilizzato come uva “correttiva” per aumentare volume e morbidezza dei vini. Con la riscoperta dei vitigni autoctoni e la modernizzazione dell’enologia veronese, la varietà è stata progressivamente valorizzata in modo autonomo, diventando oggi uno dei pilastri qualitativi dei vini rossi e dei passiti della Valpolicella.
Dal punto di vista culturale, il Corvinone rappresenta una componente storica e silenziosa del paesaggio vitato veronese, una varietà riscoperta solo recentemente ma capace di conferire ai vini una personalità inconfondibile, soprattutto nei grandi rossi da uve appassite.
Zone di coltivazione
Il Corvinone è coltivato quasi esclusivamente nella Valpolicella e nelle aree limitrofe del Veronese, con concentrazioni significative nei comuni di Negrar, Fumane, Marano, San Pietro in Cariano e Sant’Ambrogio. È ammesso in tutte le principali denominazioni veronesi:
– Valpolicella DOC
– Valpolicella Ripasso DOC
– Amarone della Valpolicella DOCG
– Recioto della Valpolicella DOCG
– Bardolino DOC e varie IGT regionali.
Fuori dal Veneto è quasi assente, salvo rare coltivazioni sperimentali. Il vitigno dà il meglio di sé su colline calcareo-marnose, con buona ventilazione e importanti escursioni termiche, condizioni tipiche delle vallate veronesi, che favoriscono la maturazione lenta e la concentrazione aromatica.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Corvinone presenta vigoria elevata e portamento espanso, con tralci robusti e internodi piuttosto lunghi. Le foglie sono grandi, trilobate o pentalobate, con lembo spesso e superficie leggermente bollosa.
Il grappolo è grande o molto grande, conico o cilindrico-conico, spesso alato e tendenzialmente spargolo. Gli acini sono significativamente più grandi rispetto a quelli della Corvina, con buccia spessa, pruinosa, di colore blu-nero intenso e ricca di antociani, ma con una polpa più succosa e maggior contenuto d’acqua.
Germoglia in epoca media e matura tra fine settembre e inizio ottobre. È una varietà naturalmente predisposta all’appassimento, nonostante la dimensione degli acini: la buccia spessa ne facilita la disidratazione senza marcescenza e consente lo sviluppo di aromi complessi.
Caratteristiche colturali e agronomiche
Il Corvinone è un vitigno vigoroso che necessita di terreni ben drenati e una gestione accurata della chioma per evitare eccessi vegetativi. Predilige i suoli calcareo-marnosi tipici della Valpolicella, ma si adatta bene anche ai terreni più ghiaiosi delle zone pedecollinari.
È moderatamente resistente alla siccità e tollera bene il calore estivo, ma può risultare sensibile alla peronospora e alla botrite, soprattutto per via della dimensione degli acini. Le forme di allevamento più diffuse sono la pergola veronese (tradizionale) e il guyot (nei nuovi impianti), con potature che mirano a contenere la vigoria.
Le rese per vini di qualità vengono mantenute entro limiti moderati, intorno ai 60–80 quintali per ettaro, inferiori per i vini destinati all’appassimento. La varietà si distingue per la capacità di conferire volume e succosità ai vini, qualità che la rendono preziosa nei blend con Corvina e Rondinella.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Corvinone generano mosti colorati, ricchi di antociani e con acidità mediamente elevata. L’aromaticità è più fruttata e immediata rispetto alla Corvina, con minore presenza delle note amarognole tipiche.
La vinificazione avviene prevalentemente in acciaio con macerazioni medio-lunghe. In uvaggio, il Corvinone apporta morbidezza, succosità e una sensazione di frutto più ampio e maturo. Nei vini da appassimento, la varietà esprime una straordinaria capacità di concentrazione: gli acini disidratati sviluppano note intense di ciliegia sotto spirito, spezie dolci, cacao e frutta secca.
Pur essendo meno raffinato della Corvina dal punto di vista tannico, il Corvinone conferisce struttura, volume e una componente fruttata generosa che arricchisce sia Amarone sia Ripasso.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Corvinone presentano colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei da giovani. Al naso emergono aromi di ciliegia matura, prugna, mora, violetta e spezie leggere, con una componente fruttata più ampia e immediata rispetto alla Corvina. Al palato risultano pieni, morbidi e succosi, con tannini più dolci e meno austeri rispetto alla Corvina, acidità equilibrata e un finale caldo e fruttato. Nei vini da appassimento, il profilo evolve verso aromi di frutta sotto spirito, cioccolato, vaniglia e liquirizia, con struttura imponente e lunga persistenza.
