Il Cinsaut (detto anche Cinsault) è un vitigno a bacca nera originario della Valle del Rodano meridionale, usato in assemblaggi assieme a Grenache, Syrah e Mourvedre nei vini rossi della regione ed è uno dei vitigni minori che rientrano nella composizione dello Chateauneuf-du-Pape. Il Cinsaut viene raramente vinificato in purezza e quando accade, i vini che se ne ottengono sono leggeri e profumati, con basso contenuto in tannini. E’ una varietà che resiste bene ai climi caldi e secchi, per cui viene spesso coltivata in Nord Africa e nel Medio Oriente, soprattutto in Algeria, Tunisia e Libano. Per contro, è sensibile all’umidità e teme l’attacco delle muffe. E’ un vitigno che ha buona produttività ma vigoria vegetativa bassa, germoglia tardivamente mentre il suo periodo di maturazione è medio. I suoi grappoli sono grandi, così come i suoi acini. In Sud Africa, dove è giunto dalla Francia a metà del XIX secolo, il Cinsaut era un tempo la varietà a bacca nera più piantata del paese, conosciuta con il sinonimo fuorviante di Hermitage. Ancor oggi occupa un circa un decimo della superficie coltivata in Francia (2.241 ha nel 2008), per lo più nelle zone di Paarl, Breedekloof e Malmesbury. Nel 1993 ha perso il primato, essendo stato superato dal Cabernet sauvignon. Il Cinsaut viene coltivato anche in Italia, principalmente in Puglia, dove è conosciuto con il nome di Ottavianello.