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Il Glossario della birra di Quattrocalici

Reinheitsgebot

Produzione birra

il reinheitsgebot

Il Reinheitsgebot e la sua storia

Il Reinheitsgebot (in tedesco “decreto di purezza“) fu una norma atta a regolamentare la produzione e la vendita della birra in Baviera, promulgata a Monaco nel 1487 e poi estesa a tutta la Baviera nel 1516 da Guglielmo IV di Baviera. Si ritiene che si tratti della più antica regolamentazione nel settore igienico-alimentare e della più antica norma a tutela dei consumatori mai emessa. La sua introduzione segnò il declino nell’utilizzo del gruit e soltanto in seguito fu permesso l’utilizzo del luppolo nella birrificazione.

Verso la fine del Novecento la Corte di giustizia dell’Unione Europea, ne ha ripetutamente messo in discussione i rigorosi dettami, ma, nonostante ciò, molte birrerie in Germania continuano ancor oggi a rimarcare il proprio rispetto del Reinheitsgebot. Oggi, il Reinheitsgebot sopravvive indirettamente nell’ordinamento tedesco con la “Legge provvisoria sulla birra tedesca”, che permette alcuni ingredienti proibiti nel Reinheitsgebot, come il malto di frumento e lo zucchero di canna, ma che non permette più l’utilizzo di orzo non maltato.

In cosa consiste il Reinheitsgebot

Il Reinheitsgebot prevede che per la produzione della birra vengano impiegati solamente acqua, orzo e luppolo. Il luppolo era aggiunto alla birra come conservante, e la sua menzione nel Reinheitsgebot indica la volontà di prevenire i metodi di conservazione scadenti usati prima del suo utilizzo. Infatti, prima del luppolo, i birrai medioevali usavano per la conservazione della birra altre erbe, come l’ortica, il giusquiamo, la belladonna e l’assenzio. La legge fissava inoltre il prezzo della birra a 1 pfennig per Maß (un’unità di volume bavarese pari a 1,069 litri), tra il mese di aprile e settembre e un massimo di 2 durante il resto dell’anno. La possibilità di aggiungere sali «non era consentita, così come l’aggiunta di sali minerali».