Scala dolcezza spumanti

Il Glossario della degustazione del vino di Quattrocalici

La scala della dolcezza degli spumanti

Per gli spumanti, valgono le diciture tradizionali derivate dagli Champagne, che sono state anche recepite dalla normativa europea. Gli spumanti si classificano quindi in base alla loro dolcezza come segue:

  • dosaggio zero: inferiore a 3 g/l; lo spumante non ha subito aggiunta di di zucchero dopo la presa di spuma;
  • extra-brut: compreso tra 0 e 6 g/l;
  • brut: inferiore a 12 g/l;
  • extra-dry: compreso tra 12 e 20 g/l;
  • secco: compreso tra 17 e 35 g/l;
  • abboccato: compreso tra 33 e 50 g/l;
  • dolce: se superiore a 50 g/l.

Generalmente, per gli spumanti metodo classico (es. ChampagneFranciacorta), le versioni più diffuse sono brut ed extra brut mentre per gli spumanti charmat (es. Prosecco) sono extra dry e brut. Il pas dosé (o “dosaggio zero“, piuttosto diffuso tra appassionati ed esperti, in quanto prodotto “estremo”) è tipico del metodo classico, mentre il dry è presente quasi esclusivamente negli charmat. Gli spumanti dolci sono molto spesso ottenuti da vitigni aromatici (moscati, malvasiebrachetto, etc.) e sono ottenuti con il metodo charmat, in quanto le note aromatiche del vino, con i sentori fermentativi tipici della rifermentazione in bottiglia, creerebbero una combinazione di profumi non sempre elegante.

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