In epoca borbonica il Frappato era una delle uve più stimate per la produzione di vini profumati e leggeri, spesso destinati al consumo locale o utilizzati per ammorbidire i rossi più austeri della campagna iblea. Dal Novecento il vitigno è parte essenziale dell’identità del territorio di Vittoria, dove insieme al Nero d’Avola ha dato vita al celebre Cerasuolo di Vittoria, oggi unica DOCG siciliana. La sua riscoperta contemporanea ha valorizzato il carattere elegante, floreale e mediterraneo di questo vitigno unico.
Zone di coltivazione
Il Frappato è coltivato quasi esclusivamente nel Sud-Est della Sicilia, con epicentro nella provincia di Ragusa (Vittoria, Acate, Comiso), nelle aree sabbiose e calcaree che caratterizzano l’altopiano ibleo. È presente anche nella provincia di Siracusa e in alcune zone del Nisseno, seppure in superfici più ridotte.
Al di fuori della Sicilia è molto raro, con piccoli impianti sperimentali in Italia continentale e all’estero. L’ideale del vitigno è un clima caldo e asciutto, con venti costanti e terreni sciolti che favoriscono maturazioni regolari e preservano la naturale acidità.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Frappato presenta vigoria medio-elevata e portamento espanso. Le foglie sono medio-grandi, trilobate o pentalobate, con lembo leggermente ondulato.
Il grappolo è medio, conico o cilindrico-conico, generalmente spargolo, caratteristica utile nelle zone calde per evitare marciumi. Gli acini sono medio-piccoli, sferici, con buccia sottile ma ricca di pigmenti, di colore blu-violaceo. La polpa è succosa, fragrante e leggermente aromatica.
La maturazione avviene in epoca medio-tardiva, mantenendo una buona dotazione di composti aromatici anche nelle annate più calde.
Caratteristiche colturali e agronomiche
Il Frappato è un vitigno rustico e molto adatto ai climi aridi della Sicilia sud-orientale. Mostra buona resistenza alla siccità, alle alte temperature e ai venti marini; risulta invece più vulnerabile alla botrite nelle annate piovose, anche se la forma spargola del grappolo ne riduce la sensibilità.
Le rese sono medio-basse e devono essere gestite con cura per ottenere vini di maggiore concentrazione. Le forme di allevamento tradizionali includono l’alberello siciliano, mentre nei nuovi impianti prevalgono guyot e cordone speronato.
I suoli sabbiosi e calcarei dell’altopiano ibleo contribuiscono alla freschezza aromatica e alla finezza delle componenti fenoliche.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Frappato danno mosti a bassa tannicità ma ricchi di acidità e composti aromatici. La vinificazione avviene quasi sempre in acciaio, con macerazioni brevi o medie volte a preservare fragranza e leggerezza. In alcuni casi si utilizzano affinamenti in legno grande o tonneaux, ma con interventi sempre molto misurati.
Il profilo aromatico è caratterizzato da fragranze floreali e fruttate — rosa, violetta, lampone, fragolina di bosco, melograno — con un sottofondo lievemente speziato ed erbaceo. Il vitigno è adatto sia alla vinificazione in purezza sia all’uso in uvaggio, dove apporta freschezza e profumi.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Frappato presentano colore rosso rubino chiaro o medio, con riflessi violacei. Al naso si esprimono con profumi intensi e fragranti di frutti rossi freschi, agrumi rossi, fiori e spezie leggere.
Al palato risultano scorrevoli, freschi e sottili, con acidità vivace, tannini delicati e grande bevibilità. La loro natura elegante e mediterranea, unita a un carattere aromatico distintivo, li rende tra i rossi più originali dell’Italia meridionale.
