Il Moscato d’Amburgo, detto anche “Muskat Trollinger” o “Moscato nero“, risultato dall’incrocio del Moscato d’Alessandria con la Schiava grossa, sembra essere stato sviluppato in Inghilterra verso la fine dell’800, dove era anticamente conosciuto come Moscato nero d’Alessandria. La sua origine è in realtà sconosciuta e il suo nome potrebbe fare presumere che sia stato creato in serra ad Amburgo e successivamente introdotto in Inghilterra, dove è poi stato inizialmente catalogato. Altri dicono che il nome derivi solo dal fatto che in Inghilterra il vitigno Schiava grossa era chiamato anche “Black Hamburg“.
Si tratta di un vitigno a bacca nera, con acini grossi dalla buccia di colore piuttosto scarico. Le caratteristiche delle sue bacche e la lunga conservabilità del suo frutto lo rendono ideale per l’utilizzo come uva da tavola. Inoltre, i suoi vini tendono ad essere leggeri e piuttosto neutri, qualitativamente non interessanti come vini secchi, ma interessanti se vinificati come vini dolci da uve surmature o passite. Viene coltivato in Gran Bretagna, Francia e nell’Europa orientale per il consumo come uva da tavola, mentre la maggior parte dei vini prodotti proviene dalla California e dalla Grecia, soprattutto dalla regione della Tessaglia, a nord di Atene, dove si tende a vinificare le sue uve lasciate appassire al sole, a volta anche producendo vini fortificati.