Sebbene non abbia mai raggiunto una diffusione ampia, l’Incrocio Bruni 54 conserva un valore storico rilevante come esempio della ricerca viticola italiana del primo Novecento, orientata alla selezione di varietà più produttive e versatili. Negli ultimi decenni il vitigno è stato rivalutato da alcuni produttori marchigiani e toscani, attratti dal suo profilo aromatico elegante e dalla buona predisposizione alla vinificazione in stili moderni.
Zone di coltivazione
La coltivazione dell’Incrocio Bruni 54 è concentrata nelle Marche, soprattutto nelle province di Ancona e Macerata, con presenze significative nei Colli Anconetani e nella zona del Conero.
Il vitigno è presente anche in alcune aree della Toscana, in particolare nella Maremma e nel Grossetano, dove viene utilizzato sia in purezza sia come componente aromatica nei blend bianchi.
Predilige terreni calcarei, argillosi o sabbiosi con buon drenaggio e un clima temperato-mediterraneo, in cui esprime freschezza e un corredo aromatico ben definito. La diffusione al di fuori dell’Italia è marginale.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Incrocio Bruni 54 presenta vigoria medio-alta e portamento espanso. Le foglie sono medio-grandi, trilobate, con lembo spesso, liscio e di colore verde intenso.
Il grappolo è medio o medio-grande, cilindrico o cilindrico-conico, di solito compatto. Gli acini sono medio-piccoli, sferici, con buccia di colore giallo-verde, piuttosto spessa e ricca di composti aromatici. La polpa è succosa, caratterizzata da buona acidità e una leggera impronta varietale che richiama il genitore Sauvignon.
La maturazione avviene in epoca medio-tardiva, generalmente nella seconda metà di settembre.
Caratteristiche colturali e agronomiche
L’Incrocio Bruni 54 è un vitigno piuttosto rustico e ben adattato ai climi dell’Italia centrale. Mostra buona resistenza alla siccità, discreta tolleranza alle crittogame e un comportamento vegeto-produttivo regolare.
La produttività è medio-alta ma può essere modulata facilmente attraverso potature e gestione della chioma. La compattezza del grappolo richiede attenzione nelle annate umide, per evitare insorgenza di botrite.
Le forme di allevamento più diffuse sono guyot e cordone speronato, efficaci nel garantire equilibrio tra carico produttivo ed esposizione dei grappoli.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Incrocio Bruni 54 generano mosti aromatici, dotati di buona acidità e ricchezza estrattiva. La vinificazione avviene prevalentemente in acciaio con fermentazioni a bassa temperatura, tecnica che permette di esaltare le note varietali fresche e floreali ereditate dal Sauvignon.
Il vitigno può essere impiegato anche in vinificazioni più complesse, con affinamenti sulle fecce fini o brevi passaggi in legno neutro, che ne aumentano struttura e morbidezza senza compromettere il profilo aromatico.
Aromaticamente combina tratti di fiori bianchi, frutta a polpa gialla, agrumi, erbe aromatiche e leggere sfumature vegetali.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Incrocio Bruni 54 presentano colore giallo paglierino con riflessi verdolini. Il naso è fresco, fine e aromatico, con note di fiori bianchi, pesca, mela, agrumi, salvia, foglia di pomodoro e leggere erbe aromatiche, un equilibrio tra la freschezza del Verdicchio e la vivacità aromatica del Sauvignon.
Al palato risultano equilibrati, scorrevoli e sostenuti da buona acidità, con struttura media e un finale sapido e pulito. Alcune versioni mostrano buona propensione all’evoluzione, sviluppando note mielate e sfumature balsamiche.
