La distinzione storica tra le due tipologie deriva proprio dalla morfologia dell’acino, più allungato nella Glera Lunga, e da una minore diffusione dovuta alla sua maggiore sensibilità agronomica. Nonostante ciò, la sua coltivazione ha contribuito alla tradizione viticola delle colline trevigiane e friulane, in un contesto dove i vitigni del gruppo Prosecco erano spesso coltivati in promiscuità.
Con l’espansione moderna del Prosecco e la definizione ampelografica ufficiale, la Glera Lunga è stata progressivamente marginalizzata, ma rimane oggi una varietà di interesse storico e genetico, testimone della biodiversità originale dell’antico complesso dei “Prosecchi”.
Zone di coltivazione
La Glera Lunga sopravvive in piccoli vigneti del Veneto orientale e del Friuli Venezia Giulia, soprattutto nelle province di Treviso, Pordenone e Gorizia. Non rappresenta una parte significativa delle denominazioni del Prosecco moderno, ma permane come materiale genetico conservato da alcune aziende storiche e da collezioni ampelografiche regionali.
Predilige terreni argilloso-limosi o marnosi, clima temperato-umido e colline ventilate con buona escursione termica. La sua presenza fuori dall’Italia è praticamente nulla.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Glera Lunga presenta vigoria elevata e portamento espanso. Le foglie sono grandi, pentalobate, con lembo sottile e nervature marcate.
Il grappolo è grande, allungato, cilindrico-conico e spesso alato; la sua struttura può essere moderatamente compatta. Gli acini sono medio-grandi, distintivamente ellissoidali o allungati, con buccia sottile di colore giallo-verde. La polpa è succosa, dal sapore neutro ma fresco.
La maturazione è medio-tardiva, con buona capacità di mantenimento dell’acidità e discreto accumulo zuccherino.
Caratteristiche colturali e agronomiche
La Glera Lunga è considerata più delicata rispetto alla Glera tradizionale. Mostra buona vigoria ma sensibilità alla botrite e ai marciumi, complice la struttura del grappolo e la buccia sottile.
Richiede terreni ben drenati, esposizioni ventilate e gestione attenta della chioma per limitare l’umidità intorno ai grappoli.
Le rese sono alte e devono essere controllate tramite potatura e diradamento per preservare la qualità del frutto. Le forme di allevamento più diffuse includono guyot e sylvoz, mentre il doppio capovolto rimane presente nei vigneti più vecchi.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Glera Lunga producono mosti freschi, con buona acidità e profilo aromatico lieve. La vinificazione avviene tipicamente in acciaio, con fermentazioni a bassa temperatura per preservare la fragranza.
Il vitigno è adatto alla spumantizzazione, anche se meno utilizzato commercialmente rispetto alla Glera comune. Esprime note di mela verde, pera, fiori bianchi, agrumi e leggere sensazioni erbacee, con minor intensità aromatica rispetto alla sorella più nota.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Glera Lunga presentano colore giallo paglierino tenue, profumi delicati di frutta bianca, agrumi, fiori primaverili e leggere note vegetali.
Al palato risultano freschi, sottili e lineari, con acidità viva, corpo leggero e buona scorrevolezza. Le versioni spumantizzate mostrano bollicina fine e profilo aromatico discreto ma elegante.
