Il Glossario del vino di Quattrocalici

Vendemmia verde

Potatura della vite

Sotto la definizione di "vendemmia verde" ricadono due pratiche colturali che hanno finalità molto diverse. Vediamo quali.

vendemmia verde

Cosa si intente per Vendemmia verde

Sotto la definizione di “vendemmia verde” ricadono due pratiche colturali che hanno finalità molto diverse.

Da una parte, si tratta di una rinuncia alla produzione, che comporta la distruzione totale o l’eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, riducendo a zero la resa della relativa superficie viticola, ottenendo di beneficiare di un sussidio, sotto forma di pagamento forfettario per ettaro, stabilito da norme comunitarie.

Dall’altra, spesso il termine “Vendemmia verde” viene usato come sinonimo di “diradamento selettivo”, una pratica agricola che, osteggiata dai viticoltori negli anni 1980, quando si guardava più alla quantità che alla qualità, ha recentemente preso sempre più piede, specie nei comprensori più vocati.

Vendemmia verde come diradamento selettivo

Il diradamento dei grappoli rappresenta una sorta di completamento della potatura invernale. L’impostazione del carico produttivo per ceppo si fa lasciando un numero opportuno di gemme, in funzione del vitigno, della forma di allevamento, dell’esposizione del vigneto, della densità d’impianto e degli obiettivi di resa per ettaro.

Le condizioni climatiche dell’annata possono però influenzare notevolmente il carico produttivo, per cui può risultare utile, prima dell’invaiatura, procedere all’eliminazione di una parte dei grappoli, valutata come superflua, effettuando quindi una vendemmia “verde”.

La Vendemmia verde in questa accezione è dunque un’operazione onerosa, perché si può effettuare solo manualmente, con manodopera esperta e in grado di riconoscere quanti, ma soprattutto quali grappoli togliere, che generalmente saranno quelli troppo grandi o piccoli, o disposti in posizioni svantaggiate. In produzioni di elevatissima qualità, si può arrivare a praticare mutilazioni del singolo grappolo, ad esempio dei racemi apicali, o delle ali laterali, basate sul fatto che talune parti di esso tendono a maturare in ritardo o a non maturare affatto.