L’Erbamat è un antico vitigno autoctono del bresciano, a lungo dimenticato e solo recentemente riscoperto. L’Erbamat è presente soprattutto nell’area del lago di Garda e in Franciacorta, dove recentemente è entrato nella composizione ampelografica degli spumanti metodo classico Franciacorta DOCG. E’ una varietà dotata di spiccata acidità e dai profumi delicati, ideale per la spumantizzazione ma che può essere vinificata anche o come vino fermo, sia in blend con altri vitigni che in purezza. La recente venuta in auge dell’Erbamat è soprattutto dovuta alla necessità di inserire un vitigno le cui caratteristiche peculiari fossero funzionali all’esigenza di far fronte all’andamento climatico ormai sotto gli occhi di tutti. Infatti anno dopo anno il clima vede l’innalzarsi delle temperature, soprattutto d’estate e la maturazione delle uve destinate alla spumantizzazione, in particolar modo dello Chardonnay, diventa sempre più critica.
Per evitare che l’eccessivo calore possa far surmaturare i grappoli di Chardonnay, privandoli dell’acidità necessaria alla spumantizzazione, le vendemmie vengono effettuate anno dopo anno sempre più precocemente. Sembra però che questo processo di riscaldamento, in particolare nella zona del lago di Iseo, sia inevitabile e che prima o poi non si potrà più anticipare ulteriormente la vendemmia. L’Erbamat, grazie alla sua epoca di maturazione tardiva e alla sua ricchezza in acido tartarico e malico, di cui lo Chardonnay risulta relativamente carente, sembra quindi essere almeno in parte una soluzione al problema, portando in aggiunta al vino una componente di autoctonicità che ne contribuisce alla differenziazione.