Il vitigno Minnella Bianca è sicuramente autoctono della regione Sicilia e si trova coltivato solo nell’isola. Le sue origini sono però sconosciute. Si ritiene che il nome derivi dalla forma particolare, allungata, dell’acino, che ricorda vagamente una mammella. La sua superficie coltivata ammonta a 86 ettari, la maggior parte dei quali nella provincia di Catania attorno alle pendici dell’Etna. La Minnella bianca entra far parte della composizione dell’Etna bianco DOC. Più a ovest, la provincia di Enna ospita anch’essa alcune piantagioni sparse di Minella bianca. In genere La Minnella bianca è comunque vinificata assieme ad altri vitigni della zona, primo fra tutti il Catarratto. La Minella Bianca è un vitigno a maturazione precoce che è spesso una delle prime uve da vino raccolte in un’annata, di solito intorno a metà settembre, seguita dal Carricante.
La Minnella bianca presenta un grappolo medio-grande, piramidale, semplice o con ali, medio sciolto con una foglia pentagonale media con tre-cinque lobi. Gli acini hanno polpa bianca, sono medio-grandi, ellissoidali, con buccia giallo oro o verdastra, cerosa, sottile ma consistente. La Minnella bianca predilige forme di allevamento piccola espansione, come il tradizionale alberello basso, con potatura corta e povera. Questo vitigno ha basso vigore ed epoca di maturazione tardiva; la sua produttività è molto ampia ma poco costante. In alcuni vigneti la Minella bianca si trova nei filari assieme ad altre uve, quali il Carricante e Catarratto o anche con il vitigno a bacca nera Nerello Mascalese. I vini da Minnella bianca hanno un aroma esotico di frutti gialli tropicali con note di cannella e anice e un’acidità eccellente, che mantiene i vini concentrati e freschi al palato.