Nei documenti agrari dell’Ottocento la Malvasia di Schierano è descritta come una varietà elegante, profumata e preziosa, coltivata in piccoli nuclei familiari per la produzione di vini dolci e frizzanti destinati al consumo locale. La sua storia è legata ai suoli collinari, all’agricoltura minuta del Monferrato e alla tradizione dei vini aromatici leggermente spumeggianti, che contribuirono alla fama storica dei bianchi e rossi “di collina” dell’area torinese e astigiana.
Zone di coltivazione
L’areale principale della Malvasia di Schierano si concentra nel Monferrato Torinese e Astigiano, con epicentro nei comuni di Castelnuovo Don Bosco, Passerano Marmorito, Pino d’Asti, Berzano, Albugnano e Cortazzone.
È uno dei due vitigni ammessi nella Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC, insieme alla Malvasia di Freisa (o Malvasia Nera Lunga), e compare anche nella Freisa d’Asti DOC per produzioni minori.
Predilige terreni calcareo-marnosi, suoli sciolti e colline tra 200 e 450 metri, con un clima temperato e buone escursioni termiche, fondamentali per preservare profumi e acidità. Rimane una varietà rara e fortemente territoriale, coltivata quasi esclusivamente nel suo areale storico.
Caratteristiche ampelografiche
La Malvasia di Schierano presenta vigoria medio-elevata e portamento espanso. Le foglie sono medio-grandi, tonde o trilobate, con lembo di consistenza medio-spessa.
Il grappolo è medio, conico o cilindrico-conico, spesso compatto. Gli acini sono piccoli o medio-piccoli, sferici, con buccia blu-nera molto ricca di antociani e composti aromatici terpenici. La polpa è succosa, dolce e caratterizzata da marcata aromaticità floreale.
La maturazione è medio-tardiva, generalmente tra fine settembre e i primi di ottobre.
Caratteristiche colturali e agronomiche
Il vitigno è discretamente resistente alla siccità e si adatta bene ai terreni collinari del Monferrato, dove la ventilazione favorisce integrità sanitaria dei grappoli. La compattezza degli acini può tuttavia favorire botrite nelle annate umide.
La produttività è medio-bassa e non sempre costante, fattore che ha contribuito alla sua rarità ma anche alla qualità delle uve. La gestione della chioma richiede attenzione per garantire adeguata insolazione ai grappoli. Le forme di allevamento più diffuse sono guyot e cordone speronato, con rese mantenute volontariamente basse nelle produzioni di pregio.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Malvasia di Schierano sono naturalmente ricche di zuccheri, buona acidità e componenti aromatiche terpeniche. La vinificazione avviene quasi esclusivamente in acciaio con fermentazioni a bassa temperatura, per preservare integrità aromatica.
Il vitigno è destinato per tradizione alla produzione di vini dolci, frizzanti o spumanti aromatici, in cui si esprimono intensità gustativa e finezza floreale. Le note tipiche comprendono rosa, violetta, frutti rossi dolci (fragola, lampone, ciliegia), uva fragrante e leggere sfumature muschiate.
È meno comune la vinificazione secca, benché possano emergere profili interessanti e insoliti.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Malvasia di Schierano presentano colore rosso cerasuolo o rubino brillante, con possibili riflessi violacei.
Il profilo olfattivo è molto intenso e riconoscibile, dominato da note di rosa, violetta, fragola, lampone, ciliegia matura e leggere nuance di erbe dolci.
Al palato risultano dolci o amabili, freschi, di corpo leggero-medio e leggera tannicità, con acidità che bilancia la morbidezza e una persistenza aromatica marcata. Le versioni frizzanti e spumanti esaltano la fragranza e la bevibilità, offrendo un vino immediato ma dotato di forte identità territoriale.
