Il vitigno Lambrusco Barghi fa parte della più vasta famiglia dei Lambruschi, vitigni coltivati nelle regioni che si affacciano sulla pianura padana, soprattutto in Emilia-Romagna e Lombardia. Già Plinio il Vecchio nella sua opera citava la “Vitis Labrusca” come specie selvatica che, una volta addomesticata, poteva portare alla produzione di uve da vino. L’origine del Lambrusco Barghi si perde nei tempi, ma è probabilmente Toscana. Era un vitigno coltivato estesamente fino agli anni ’60 nelle tenute del conte Corbelli sia a Castelnovo di Sotto che a Rivalta, in provincia di Reggio nell’Emilia. Il vitigno Lambrusco Barghi è una delle molte varietà di Lambruschi coltivate in Emilia-Romagna, che rientrano in varie denominazioni di origine della zona, tra le quali la Reggiano DOC e la Colli di Scandiano e di Canossa DOC.
Il vitigno Lambrusco Barghi fa parte della più vasta famiglia dei Lambruschi, vitigni coltivati nelle regioni che si affacciano sulla pianura padana, soprattutto in Emilia-Romagna e Lombardia. Già Plinio il Vecchio nella sua opera citava la “Vitis Labrusca” come specie selvatica che, una volta addomesticata, poteva portare alla produzione di uve da vino. L’origine del Lambrusco Barghi si perde nei tempi, ma è probabilmente Toscana. Era un vitigno coltivato estesamente fino agli anni ’60 nelle tenute del conte Corbelli sia a Castelnovo di Sotto che a Rivalta, in provincia di Reggio nell’Emilia. Il vitigno Lambrusco Barghi è una delle molte varietà di Lambruschi coltivate in Emilia-Romagna, che rientrano in varie denominazioni di origine della zona, tra le quali la Reggiano DOC e la Colli di Scandiano e di Canossa DOC.
Il Lambrusco Barghi è noto per la produzione di vini frizzanti, caratterizzati da una spiccata freschezza e fruttuosità. Ecco una panoramica delle sue caratteristiche colturali, produttive e dei vini che ne derivano.
Caratteristiche colturali
Il Lambrusco Barghi prospera in un clima temperato, con estati calde e inverni miti, tipico della regione dell’Emilia-Romagna. È resistente alle variazioni climatiche e si adatta bene alle diverse condizioni ambientali. Preferisce terreni fertili e ben drenati, spesso di origine alluvionale, con una buona capacità di ritenzione idrica. I terreni sabbiosi e argillosi sono ideali per questo vitigno. La pianta del Lambrusco Barghi è vigorosa e richiede una gestione attenta della chioma per garantire una buona esposizione solare e aerazione dei grappoli. La potatura deve essere mirata a controllare la produttività della pianta, favorendo una resa moderata per migliorare la qualità del frutto. La potatura verde, con il diradamento dei grappoli, è fondamentale. La resa per ettaro è solitamente contenuta per garantire una maggiore concentrazione di zuccheri e aromi nei grappoli.
Caratteristiche produttive
La raccolta avviene generalmente a mano, tra settembre e ottobre, quando i grappoli hanno raggiunto la maturazione ottimale. La vinificazione del Lambrusco Barghi può avvenire con diverse tecniche, ma solitamente si preferisce una fermentazione in acciaio per mantenere la freschezza e la vivacità del vino. La rifermentazione in bottiglia o in autoclave (metodo Charmat) è comune per ottenere il caratteristico perlage.
Caratteristiche dei Vini
I vini Lambrusco Barghi sono generalmente di colore rosso rubino con riflessi violacei, spesso con una spuma vivace e persistente. Il profilo aromatico è ricco e fruttato, con note di frutti rossi come ciliegia, fragola, lampone e mirtillo. A seconda delle tecniche di vinificazione, possono emergere anche sentori floreali e speziati. Al palato, i vini Lambrusco Barghi sono freschi, con una buona acidità e un corpo leggero. Il perlage fine contribuisce a una sensazione di vivacità e freschezza. I tannini sono solitamente morbidi e ben integrati. I vini Lambrusco Barghi si abbinano perfettamente con la cucina emiliana, come salumi, formaggi, piatti di pasta con ragù e secondi di carne. La loro freschezza li rende ideali anche per accompagnare piatti fritti e pizze.
