L’Auxerrois è un vitigno a bacca bianca tradizionalmente coltivato in Alsazia e Lorena, dove viene spesso confuso o assimilato al Pinot bianco. In realtà si tratta di una varietà distinta, anche se imparentata, frutto di un incrocio naturale tra Pinot e Gouais blanc, la stessa combinazione che ha dato origine a molte varietà nobili europee, tra cui lo Chardonnay. Il nome “Auxerrois” compare già in testi medievali, ma la sua diffusione attuale è legata soprattutto alle regioni del nord-est della Francia, da cui si è esteso a Lussemburgo e Germania.
Diffusione nel mondo
Il cuore della produzione resta la Francia nord-orientale: l’Alsazia (soprattutto nella zona di Colmar) e la Lorena, dove l’Auxerrois è uno dei vitigni principali della AOC Moselle. È coltivato anche nel Lussemburgo, dove rappresenta una delle varietà più diffuse, e in misura minore in Germania (Palatinato, Saar, Mosella), talvolta sotto il nome di Weißer Auxerrois.
Al di fuori dell’Europa, è presente in modo sporadico in Canada (Ontario) e negli Stati Uniti (Michigan, Oregon), dove viene apprezzato per la sua capacità di adattarsi ai climi freschi e produrre vini bianchi eleganti e poco alcolici.
Caratteristiche ampelografiche
La foglia dell’Auxerrois è medio-piccola, rotondeggiante, trilobata. Il grappolo è medio, conico o cilindrico, non molto compatto. Gli acini sono medio-grandi, sferici, con buccia verde-giallastra, sottile ma consistente. La maturazione è precoce o intermedia, rendendolo adatto alle zone settentrionali.
Proprietà agronomiche
Il vitigno si adatta bene a suoli calcarei e argillosi, ma predilige i terreni freschi e ben drenati. Si esprime meglio in climi freschi e ventilati, dove mantiene acidità equilibrata senza perdere alcol potenziale. La vite di Auxerrois ha vigoria medio-elevata e buona fertilità. La resa è buona e costante, ma tende a perdere qualità se spinta eccessivamente.
Resistenze e sensibilità
L’Auxerrois è relativamente sensibile alla peronospora e all’oidio, e può soffrire di botrite in annate umide per via della compattezza del grappolo. È invece resistente al freddo e adatta bene la sua maturazione alle annate brevi e fresche delle regioni nordiche.
Proprietà enologiche
Il vitigno produce mosti con alcol moderato, acidità contenuta e buona struttura aromatica, spesso più ricca rispetto al Pinot bianco. Viene vinificato quasi sempre in acciaio, per esaltarne la freschezza varietale, ma si presta anche ad affinamenti in legno neutro o sur lies, che ne aumentano la complessità. È spesso assemblato con il Pinot bianco, al punto che le due varietà vengono talvolta confuse nelle etichette alsaziane.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Auxerrois
I vini da Auxerrois hanno colore giallo paglierino tenue, con riflessi verdolini da giovani. Al naso offrono profumi delicati di fiori bianchi, erbe di prato, mela verde, pera, pesca bianca e leggere note minerali e nocciolate.
Al palato risultano morbidi, equilibrati, con acidità moderata e un corpo snello ma armonioso. Non sono vini di potenza, ma di finesse ed eleganza, spesso con un finale leggermente amarognolo che ne sottolinea la gastronomicità.
I migliori esempi possono invecchiare per 4-6 anni, sviluppando aromi più complessi di miele, frutta secca e spezie dolci. Si abbinano bene a piatti delicati come pesce al vapore, formaggi freschi, carni bianche e alla cucina vegetariana.
