La provincia di Cremona è una delle poche zone d’Italia dove la viticoltura svolge un ruolo assolutamente marginale, anche se l’agricoltura più in generale è da sempre uno dei suoi punti di forza. Tra le coltivazioni sono largamente prevalenti i seminativi (mais e frumento) e le colture foraggere. Gran parte della produzione agricola è destinata infatti a sostenere l’importante settore della zootecnia che è uno dei pilastri dell’economia cremonese e contribuisce per l’80% al valore complessivo dei prodotti del settore primario. Il settore bovino conta su circa 300.000 capi di cui la metà è costituita da vacche da latte. La produzione di latte raggiunge mediamente i 12 milioni di ettolitri l’anno, alimentando un’attiva e rinomata industria lattiero-casearia, la cui produzione di punta è data dai formaggi, tra i quali emergono il Grana Padano e il Provolone. L’allevamento suino, con circa 800.000 capi, alimenta una mrinomata industria di carni insaccate, conservate o comunque preparate, che vengono ampiamente esportate. Uno dei prodotti di punta di tale industria, il Salame Cremona, ha ottenuto il riconoscimento dell’Indicazione Geografica Protetta.