Il Bosco è un vitigno a bacca bianca autoctono della Liguria, coltivato quasi esclusivamente nella zona delle Cinque Terre e in alcune aree limitrofe della Riviera di Levante, come La Spezia e Levanto. È considerato il principale vitigno storico di questo territorio scosceso e difficile, dove la viticoltura eroica è da secoli parte integrante del paesaggio e della cultura agricola. Il suo nome deriverebbe probabilmente dal colore verde intenso del grappolo, simile a quello del fogliame di un bosco, oppure dall’antica famiglia ligure che ne promosse la diffusione.
La sua funzione principale è stata storicamente quella di fornire corpo, gradazione alcolica e struttura ai vini delle Cinque Terre, in particolare negli uvaggi con le uve Albarola e Vermentino, dando vita sia a vini bianchi secchi che allo straordinario Sciacchetrà, il celebre passito locale.
Oggi il Bosco è coltivato in un’area ristretta della provincia di La Spezia, in particolare nei comuni di Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso al Mare, dove è previsto come vitigno principale (minimo 60%) nella DOC Cinque Terre e nella DOC Cinque Terre Sciacchetrà. È inoltre presente nei vigneti di Levanto e La Spezia, sempre come parte di uvaggi bianchi tradizionali.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta ha vigoria medio-elevata, con portamento tendenzialmente espanso e una produttività piuttosto regolare se ben gestita. La foglia è media, trilobata o intera. Il grappolo è medio, cilindrico o piramidale, abbastanza compatto. Gli acini sono di dimensione media, con buccia spessa di colore giallo-verde dorato e una ricca presenza di pruina.
Proprietà agronomiche
Il vitigno si adatta bene ai terreni poveri, spesso terrazzati, con esposizioni marine, ben drenati e con alta insolazione. Resiste al vento e beneficia delle escursioni termiche e della salinità marina. È ben adattato alla viticoltura estrema, come quella delle Cinque Terre, dove viene coltivato su pendii scoscesi e su suoli ardesiaci.
Resistenze e sensibilità
Il Bosco mostra una discreta resistenza alla siccità e alle condizioni estreme, ma è sensibile all’oidio e alla botrite, motivo per cui è preferibile mantenerne i grappoli ben arieggiati e ventilati. La buccia spessa lo rende adatto anche all’appassimento per la produzione del passito Sciacchetrà.
Proprietà enologiche
I mosti da Bosco sono ricchi in zuccheri e con acidità contenuta, fattori che li rendono ideali per l’equilibrio dei vini ottenuti da uvaggi con varietà più fresche e aromatiche. La sua attitudine alla maturazione tardiva permette di ottenere mosti concentrati, soprattutto se sottoposti ad appassimento.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Bosco
Vinificato in uvaggio con Albarola e Vermentino, il Bosco contribuisce con alcol, corpo e longevità. I vini risultano di colore giallo paglierino intenso, con riflessi dorati. Al naso si percepiscono note floreali di erbe aromatiche, fiori di ginestra, miele e frutta gialla matura, con richiami iodati e minerali. In bocca si distinguono per la struttura piena, la rotondità, una moderata freschezza e una chiusura salina, con grande aderenza al territorio.
Nel caso dello Sciacchetrà, il Bosco esprime una componente più profonda: il vino si fa dorato, concentrato, con sentori di albicocca secca, nocciola, resina, miele, e una bocca avvolgente ma sempre vibrante, capace di lunghissimi invecchiamenti.
