Il vitigno Avanà è autoctono della provincia di Torino, e la sua massima diffusione è in Val di Susa. La sua l’affinità con alcuni vitigni francesi come il Troyan e il Gamay d’Orléans, farebbe pensare una provenienza d’oltralpe, che risalirebbe ai tempi in cui il Piemonte era unito alla Savoia. L’analisi del DNA ha rivelato in seguito che l’uva Hibou noir, coltivata in Savoia (Francia) e nel Vallese in Svizzera, è la stessa Avanà che è ancora coltivata nella Val di Susa in Piemonte. Dal 1418 al 1713, il Piemonte, la Savoia e il Vallese facevano tutti parte del Ducato di Savoia ed è probabile che durante questo periodo l’Avanà abbia conosciuto la sua diffusione in tutta quell’area, anche se oggi l’uva si trova soprattutto in Piemonte.
L’Avanà ha conosciuto un declino dopo l’avvento della fillossera ed è oggi marginale. Oggi si trova quasi esclusivamente nella regione della Valle di Susa, che collega la città di Torino alla regione vinicola francese della Savoia attraverso le Alpi. Nel 2000 si contavano solo 30 ettari del vitigno. L’Avanà è un vitigno consentito nelle tipolgie rosse del Pinerolese (dal 1996) e Valsusa (dal 1997) DOC. Con un minimo del 30% rientra nella tipologia Pinerolese DOC “Ramie”. Nessun disciplinare ne prevede una tipologia in purezza.