L’etimologia è probabilmente dialettale: *lumassa* significa “lumaca” in molte parlate liguri, e secondo un’interpretazione diffusa il nome potrebbe riferirsi alla lentezza del ciclo vegetativo o, più plausibilmente, alla resistenza e “aderenza” della buccia, assimilata metaforicamente al guscio della lumaca. Per secoli la Lumassina fu protagonista dei vini quotidiani delle comunità rurali della Riviera di Ponente, sopravvivendo grazie alla forte identità territoriale e all’interesse crescente verso i vitigni autoctoni liguri.
Zone di coltivazione
La coltivazione della Lumassina è circoscritta quasi esclusivamente alla provincia di Savona, in particolare nei comuni di Quiliano, Bergeggi, Noli, Finale Ligure, Orco Feglino e nelle vallate collinari che salgono verso l’Appennino ligure.
Il vitigno è ammesso nella Colline Savonesi IGT, dove viene vinificato sia in purezza sia in uvaggio con altre varietà locali.
Predilige terreni calcarei, marnosi e sabbiosi costieri, spesso terrazzati, e beneficia del clima mite dell’alto Tirreno: inverni temperati, estati ventilate e un’elevata escursione termica nelle altitudini medio-basse che favorisce la conservazione dell’acidità. Fuori dalla Liguria la coltivazione è estremamente rara.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Lumassina presenta vigoria medio-elevata e portamento espanso. Le foglie sono medio-grandi, da trilobate a pentalobate, con lembo sottile o di media consistenza e dentatura irregolare.
Il grappolo è medio, piramidale o cilindrico-conico, mediamente compatto. Gli acini sono medio-piccoli, sferici, con buccia sottile di colore giallo-verde, talvolta con sfumature dorate. La polpa è succosa e acidula.
La maturazione è medio-tardiva e si colloca tra fine settembre e inizio ottobre, in linea con molti vitigni bianchi liguri.
Caratteristiche colturali e agronomiche
La Lumassina è un vitigno che si adatta bene ai terreni poveri e drenanti della Liguria, mostrando una buona tolleranza alla siccità e alla salinità portata dai venti marini. Tuttavia, la variabilità climatica costiera può renderla sensibile a peronospora e botrite nelle annate umide.
La produttività è medio-bassa e regolare, ma richiede sistemazioni collinari e gestione attenta della chioma per ottimizzare la maturazione. I sistemi di allevamento più utilizzati sono guyot e cordone speronato, mentre i tradizionali terrazzamenti richiedono forme di coltivazione più contenute e manualità elevate.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Lumassina originano mosti freschi, di buona acidità e moderata gradazione zuccherina, caratteristiche che si adattano bene a vinificazioni in acciaio per preservare fragranza e precisione aromatica.
Il profilo aromatico evidenzia note di fiori bianchi, agrumi, erbe aromatiche mediterranee e talvolta una leggera sfumatura salina o marina, legata ai suoli costieri. Viene talvolta vinificata con brevi soste sulle fecce fini per aumentarne la complessità, senza perdere l’impronta varietale delicata e fresca.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Lumassina presentano colore giallo paglierino tenue con riflessi verdolini. Il bouquet è fresco e nitido, con aromi di limone, cedro, fiori bianchi, macchia mediterranea e una piacevole nota minerale.
Al palato risultano snelli, sapidi e molto scorrevoli, con acidità vivace, corpo leggero e una chiusura pulita e salina che riflette pienamente il carattere marittimo della Riviera ligure.
