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Vini in Italia: come vanno gli affari nel 2024?

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Il 2024, giunto nemmeno a metà, è già un anno importante per il mercato dei vini italiani, per l’intero settore. Come vedremo dai dati che sono emersi da alcune ricerche condotte dai principali enti di settore, il mercato vinicolo italiano sta attraversando grandi cambiamenti, sia nell’andamento delle esportazioni che nel modo in cui i consumatori, oggi, interpretano il vino.

C’è poi da considerare che arrivano nuovi attori, cioè rivenditori di vino online, meritevoli non solo di aver portato un po’ di innovazione, ma anche di aver superato le barriere della “tradizionalità italiana” per portare, anche all’estero, le migliori produzioni nostrane.

C’è poi da tener conto che il clima cambia rapidamente e che, per i produttori di vino, è arrivato il momento di studiare soluzioni che guardino alla sostenibilità e alla protezione delle uve. Vediamo tutto nel nostro approfondimento di oggi.

L’andamento del mercato: dinamiche e contesti

Ad oggi, le esportazioni di vino italiano hanno continuato a giocare un ruolo cruciale per l’economia del Paese, nonostante le sfide poste dalla pandemia e da altri fattori globali. Mentre i mercati tradizionali come gli Stati Uniti, la Svizzera, il Canada e la Russia hanno registrato picchi di aumento delle esportazioni, le cantine Nostrane, in un primo momento, hanno tentennato ma non hanno mai smesso di trovare sbocchi commerciali.

Le cantine italiane hanno lavorato per adattare le proprie strategie di marketing e distribuzione per soddisfare le esigenze e i gusti di questi mercati, investendo in campagne pubblicitarie mirate e collaborazioni con distributori locali.

Tuttavia, mentre si guardava ai mercati internazionali per la crescita, i produttori italiani hanno anche mantenuto un forte impegno verso il mercato interno, cercando di consolidare la propria base di consumatori e promuovere l’apprezzamento del vino italiano tra i cittadini italiani.

È grazie a questo equilibrio tra mercato interno ed estero che è stato possibile sostenere la resilienza del settore vinicolo italiano negli ultimi anni e sino ad oggi.

Esportazioni in crescita

Gennaio ha registrato un incoraggiante aumento delle esportazioni di vino italiano, con un valore complessivo di 539 milioni di euro e un incremento del 14% rispetto al mese precedente.

Questo segnale positivo è stato trainato principalmente dal recupero del mercato americano per i vini fermi, che ha evidenziato un andamento superiore alla media sia in ottobre che in gennaio.

Inoltre sono stati registrati dati positivi anche per le esportazioni verso la Svizzera, il Canada e la Russia, con un aumento significativo delle vendite. Gli spumanti, in particolare il Prosecco, hanno continuato a mostrare una robusta performance, con un aumento del 17% nel mese e del 6% nell’arco degli ultimi 12 mesi.

Tendenze di consumo in evoluzione

L’analisi dei dati del primo trimestre del 2024 ha evidenziato un lieve miglioramento delle vendite nel settore della grande distribuzione, rispetto alla chiusura del 2023. Sebbene le bottiglie da 0,75 litri abbiano registrato una diminuzione del 2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli spumanti hanno mostrato una crescita del 3,8%, trainati soprattutto dal Prosecco.

Questi dati confermano una tendenza già in atto negli ultimi anni, con i vini bianchi e le bollicine che stanno gradualmente guadagnando terreno rispetto ai vini rossi.

Questo cambiamento nei gusti dei consumatori si riflette anche nei dati complessivi del 2023, che hanno evidenziato una diminuzione delle vendite di vino rosso fermo, pur rimanendo il più venduto in assoluto, mentre il vino bianco fermo ha scalato le posizioni. Cresce anche il consumo di vino rosato, sebbene rappresenti una quota di mercato ancora modesta.

Prospettive per il futuro

Guardando avanti al resto del 2024, le prospettive sembrano essere di moderata ripresa, soprattutto se si considera il graduale miglioramento delle vendite nel secondo semestre del 2023 e nel primo trimestre del 2024.

Le strategie adottate dalle cantine e dai rivenditori per recuperare i volumi potrebbero prevedere un rialzo controllato dei prezzi accompagnato da promozioni incisive, mentre in un contesto di maggiore attenzione alla difesa dei margini potrebbero essere implementati aumenti di listino più decisi.

La comunicazione e l’innovazione giocheranno un ruolo fondamentale nel parlare alle nuove generazioni di consumatori, sempre più attenti agli attributi green, all’origine del prodotto e alla bassa gradazione alcolica.

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