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Champagne da Investimento, i più ricercati

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Da qualche anno a questa parte, il settore degli investimenti nelle bollicine è stato protagonista di una crescita molto consistente, e diverse maison hanno messo in evidenza un potenziale decisamente importante. La Borgogna, non a caso, viene ritenuta da molti esperti un punto di riferimento per gli investimenti, e lo stesso dicasi per la regione dello Champagne. Come noto, questo territorio rappresenta la patria per antonomasia delle bollicine di pregio, ed è anche la meta ideale per gli appassionati di vino di ogni parte del mondo. Conoscere gli champagne da investimento è fondamentale per far fruttare il proprio denaro in maniera intelligente, anche grazie all’enoteca Bere Bene.

Alla scoperta dello Champagne

In quello che può essere definito un vero e proprio El Dorado degli investitori, la produzione di bollicine è una realtà consolidata da decenni. Sia chiaro, però: si può parlare di Champagne unicamente nel caso in cui il vino arrivi da questa regione. A mano a mano che gli esperti, nel corso degli anni passati, hanno iniziato a focalizzarsi sulla Borgogna, ecco che lo Champagne si è fatto largo, con standard di qualità molto alti, anche se a fronte di prezzi non altrettanto elevati. È bastato aspettare un po’, comunque, affinché la situazione si modificasse, con la crescita esponenziale dei prezzi, che per altro ancora adesso non sono arrivati a quelli borgognoni.

I rendimenti

Di recente una spinta notevole ha caratterizzato il comparto dello Champagne, che proprio per questo motivo ha potuto beneficiare di rendimenti consistenti. Molte maison che per almeno cinque anni sono state gestite dagli esperti di RareWine Invest hanno conquistato prestazioni ottimali. Va comunque ricordato che per una stessa maison di Champagne rilasci multiplici possono comunque aver generato rendimenti ugualmente significativi. Di certo, negli ultimi cinque anni la tendenza è sempre stato in rialzo.

I guadagni garantiti da 2005 Jacques Selosse Millesimé

Nel giro di un solo lustro, la crescita di 2005 Jacques Selosse Millesimé è stata pari al 278%, vale a dire un rendimento annuo medio intorno al 30%. Nel momento in cui la casa di Champagne Jacques Selosse venne rilevata da Anselme Selosse, che prese il posto dei propri genitori alla guida della maison, sarebbe stato complicato trovare qualcuno che ipotizzasse che questa realtà sarebbe stata in grado di apportare un cambiamento radicale al mondo dello Champagne. Eppure è andata proprio così, e Selosse ha avuto la capacità di dare il la al movimento, che da quel momento si è propagato in tutta la regione, dei grandi produttori. Da un lato la crescita dell’attenzione nei confronti del terroir, dall’altro lato l’incremento della qualità: così si spiegano i rendimenti tanto consistenti.

La crescita di 2002 Salon

Lo champagne Salon è noto a chiunque si occupi di Champagne. Da poco Salon è diventato un punto di riferimento sulle piattaforme di investimenti, forte della notevole richiesta intrinseca che spinge i suoi rilasci e degli standard di eccellenza che lo contraddistinguono. Negli anni più recenti i prezzi di ogni Salon si sono rivelati nel complesso buoni. In appena un quinquennio, la crescita è stata del 225%, pari a un rendimento medio del 27% ogni anno. I punteggi ricevuti da Richard Juhlin, Wine Advocate e Vinous sono stati pari almeno a 95 su 100: meglio hanno fatto solo le annate 1996 e 2008.

Investire sul 2009 Louis Roederer Cristal

2009 Louis Cristal Roederer è un altro dei nomi da segnarsi in agenda nel novero degli investimenti più gettonati, da una parte per il suo rendimento straordinario e dall’altra parte per il suo livello sempre elevato. Il prezzo negli ultimi sette anni è cresciuto del 138%, con un rendimento medio del 13% annuo. Al posto del noto 2008 Cristal, conviene puntare sul 2009, anche perché questa è stata la prima volta nella quale Roederer ha proposto un’annata al di là dell’ordine cronologico. Non bisogna dimenticare, inoltre, che 2009 Cristal fu posto in vendita due anni prima rispetto a quanto avvenuto con il 2008, dal momento che si pensava che 2008 necessitasse di una maggiore attesa per i lieviti. Inoltre, i prezzi di vendita sono cresciuti anche in virtù del notevole clamore che è stato destato dall’uscita di parecchi Champagne nel 2008.

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