Il Rossese bianco è un vitigno originario delle Cinque Terre ed è diffuso in una piccola porzione delle Langhe ma soprattutto in Liguria. Infatti, varietà di uva bianca denominate Rossese erano ampiamente diffuse nel passato in Liguria, dove il Rossese bianco entrava nella composizione dei vini delle Cinque Terre, e in Piemonte nei dintorni di Alba e Mondovì. Il Rossese bianco sembra essere giunto nelle Langhe a fine Ottocento ed è stato poi recuperato verso la metà degli anni ’70 in vecchi vigneti di Monforte d’Alba dove è certificato che sia presente da considerevole tempo, tanto da essere riconosciuto come varietà autoctona Piemontese. Il vino prodotto con le sue uve si è infatti guadagnato dal 2011 la denominazione di origine controllata Langhe DOC Rossese Bianco.
Attualmente la coltura del Rossese bianco è limitata ai comuni di Sinio e Roddino in Alta Langa. Il Rossese bianco deve il suo nome alla intensa sfumatura ambrata o addirittura rosata dell’uva ben matura ed esposta al sole. Esistono altri omonimi di Rossese bianco, sia nella Liguria di Levante che di Ponente, ma non sempre esistono somiglianze fenologiche con il Rossese bianco delle Langhe. Si tratta di un vitigno di moderato vigore e di buona produttività, anche se un po’ alternante. Ha uve zuccherine, di buona acidità, caratterizzate da un acino molto piccolo. Il suo grappolo è grande, largo, conico, con una, due o tre ali ben sviluppate e mediamente compatto. L’acino è piccolo, sferoidale, tendenzialmente molto pruinoso La sua epoca di maturazione è tra fine settembre e inizio ottobre.