Considerato per secoli un vitigno fondamentale per i vini dolci mediterranei, il Liatiko acquisì fama particolare durante la dominazione veneziana (XIII–XVI secolo), quando Creta esportava grandi quantità di vini passiti verso Venezia e le città del Levante. Dopo un periodo di declino nel Novecento, è stato riscoperto negli ultimi decenni grazie alla valorizzazione dei vitigni autoctoni cretesi e alla crescente attenzione internazionale verso le varietà mediterranee storiche.
Zone di coltivazione
La culla del Liatiko è la regione di Rethymno, dove il vitigno rimane particolarmente importante nei comuni collinari di Fourfouras, Monopari, Garazo e nelle zone tradizionalmente vocate della parte centrale dell’isola.
È inoltre coltivato nelle aree di Heraklion e in alcune microzone della parte orientale di Creta, spesso in vigneti di altitudine moderata (400–700 m) che favoriscono maturazioni più lente e una migliore conservazione dell’acidità.
Fuori dall’isola la sua presenza è marginale, benché alcuni impianti sperimentali siano presenti nella Grecia continentale e nelle isole del Dodecaneso. Le condizioni ideali includono suoli calcarei, scistosi o marnosi, tipici dei rilievi cretesi, e un clima mediterraneo caldo, secco e ventilato.
Caratteristiche ampelografiche
Il Liatiko presenta vigoria medio-elevata e portamento semi-eretto. Le foglie sono medio-grandi, trilobate o pentalobate, con lembo sottile e dentatura irregolare.
Il grappolo è medio o grande, cilindrico-conico, spesso tendenzialmente spargolo, caratteristica che favorisce una buona aerazione degli acini. Gli acini sono medio-grandi, sferoidali, con buccia di colore rosso-violaceo piuttosto sottile e non eccessivamente ricca di antociani, fattore che contribuisce al colore relativamente pallido dei vini secchi.
La maturazione è precoce, generalmente tra fine luglio e inizio agosto, una delle peculiarità fisiologiche più marcate del vitigno.
Caratteristiche colturali e agronomiche
Il Liatiko è un vitigno che richiede terreni ben drenati e preferibilmente poveri, dove la vigoria possa essere contenuta. Mostra buona tolleranza alla siccità e ai venti caldi cretesi, ma risulta sensibile all’oidio e a marciumi nelle annate più umide, in particolare quando coltivato in zone meno ventilate.
La produttività è variabile e necessita di potature equilibrate per evitare eccessi vegetativi che penalizzerebbero la concentrazione dei mosti. Le macerazioni prolungate non sono sempre ideali, poiché il vitigno può perdere finezza se sottoposto a estrazioni troppo spinte.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Liatiko generano mosti di medio tenore zuccherino, con bassa o moderata dotazione polifenolica e buona acidità. Questa combinazione lo rende adatto sia a vinificazioni secche leggere, sia a vini passiti e ossidativi di forte tradizione cretese.
Aromaticamente offre note di erbe secche mediterranee, rosa, frutti rossi maturi, datteri e spezie leggere, che nei vini passiti si trasformano in sfumature di fico, miele, melassa e frutta sotto spirito. È spesso vinificato in purezza e raramente in uvaggio con Mandilari e Kotsifali.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini secchi da Liatiko hanno colore rubino tenue o granato leggero e presentano profumi delicati di frutta rossa, spezie, erbe mediterranee e talvolta un accenno balsamico. Al palato risultano snelli, freschi, con tannino moderato e una sorprendente persistenza, sostenuta da una acidità naturale equilibrata.
Le versioni passite e ossidative, cuore storico della tradizione cretese, offrono un profilo ricchissimo: note di fico secco, dattero, caramello, miele, uvetta, ristretto di frutta e spezie dolci. Il sorso è avvolgente, caldo, con struttura morbida e un finale lungo e complesso.
