Nel XVII e XVIII secolo la varietà si affermò come una delle più coltivate per la produzione di acquaviti, in particolare nell’area del Cognac e dell’Armagnac, grazie all’elevata acidità e al basso tenore zuccherino, ideali per distillazioni fini e fragranti. Prima dell’avvento dell’Ugni Blanc, la Folle Blanche era la principale uva per la produzione di Armagnac e una delle più diffuse dell’intera fascia atlantica. La fillossera e la scarsa resistenza della varietà alle malattie determinarono un drastico ridimensionamento delle superfici, ma il vitigno rimane tuttora un riferimento storico della distillazione francese e uno dei protagonisti della tradizione viticola occidentale.
Zone di coltivazione
La Folle Blanche è coltivata soprattutto nell’ovest della Francia, con roccaforti in:
– Gers e Landes, per la produzione di Armagnac;
– Loira atlantica (area del Muscadet), dove è nota come Gros Plant;
– Bassa Bretagna e Vandea;
– alcune zone della Charente.
È ammessa nelle denominazioni Gros Plant du Pays Nantais AOC e in alcuni disciplinari dell’Armagnac e del Cognac.
Fuori dalla Francia, il vitigno è presente in piccole superfici in California e nel Sudafrica, soprattutto per la produzione di distillati e basi spumante.
Il suo habitat ideale include suoli poveri, sabbiosi o scistosi, clima oceanico, venti costanti e maturazioni lente che favoriscono il mantenimento dell’acidità.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Folle Blanche mostra vigoria elevata e portamento espanso. Le foglie sono medio-grandi, tonde o trilobate, con lembo sottile e superficie liscia.
Il grappolo è medio, conico o cilindrico-conico, generalmente compatto. Gli acini sono medio-piccoli, sferici, con buccia sottile di colore giallo-verde e polpa succosa.
Il vitigno germoglia precocemente e matura tardi, caratteristica che lo rende vulnerabile alle gelate primaverili e alla botrite nelle annate molto umide. La sua forte acidità naturale lo colloca tra i vitigni più freschi dell’Atlantico francese.
Caratteristiche colturali e agronomiche
La Folle Blanche è una varietà produttiva ma delicata: sensibile alla botrite, all’oidio e ai marciumi acidi, richiede buona aerazione e potature che contengano la vigoria. È invece ben adattata ai climi freschi e umidi dell’Atlantico, dove mantiene rese regolari e ottima acidità.
Predilige terreni sciolti, sabbiosi o scistosi, che favoriscono drenaggio e aromaticità. Le forme di allevamento più diffuse sono guyot e cordone speronato.
Storicamente, la varietà è stata apprezzata dai distillatori per la sua produttività e per la capacità di fornire mosti leggeri, sottili e ricchi di acidità, perfetti per ottenere distillati eleganti.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Folle Blanche generano mosti a forte acidità, con aromi delicati e basso tenore zuccherino. Queste caratteristiche la rendono ideale per:
– la distillazione (Armagnac, Cognac), grazie alla grande freschezza e alla pulizia aromatica;
– la produzione di bianchi secchi leggeri e molto tesi, soprattutto nel Loire atlantico;
– basi per vini frizzanti o per tagli freschi e acidi.
La vinificazione avviene quasi sempre in acciaio, con fermentazioni a bassa temperatura. Il vitigno ha un profilo aromatico sottile, dominato da agrumi, fiori bianchi e una spiccata mineralità marina.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Folle Blanche sono di colore giallo paglierino molto chiaro, quasi brillante. Al naso evidenziano aromi freschi e delicati: limone, lime, mela verde, fiori bianchi, erbe e note salmastre.
Al palato risultano estremamente freschi, secchi e taglienti, con acidità vivacissima, corpo leggero e finale agrumato-minerale. Si tratta di vini di estrema immediatezza, perfetti per abbinamenti con pesce e crostacei.
Nella distillazione, la Folle Blanche dona profumi raffinati, grande purezza gustativa e una finezza che l’ha resa celebre nei distillati storici dell’ovest francese.
