La Négrette si è sviluppata nel particolare microclima della pianura garonnese: estati calde, influenza atlantica moderata, terreni alluvionali profondi e argillo-sabbiosi. È una varietà fragile e delicata, ma capace di produrre vini dagli aromi irresistibili, ricchi di violetta, frutta nera e spezie dolci. Per secoli ha rappresentato il cuore della viticoltura locale, apprezzata tanto per i suoi profumi quanto per la morbidezza dei vini. Nel Novecento la sua coltivazione diminuì drasticamente, ma dagli anni Ottanta è stata riscoperta come vitigno identitario, assumendo un ruolo centrale nella rinascita qualitativa dei vini di Fronton.
Zone di coltivazione
La Négrette è coltivata quasi esclusivamente nella denominazione Fronton AOC, nel dipartimento dell’Haute-Garonne e, in parte, del Tarn-et-Garonne. È presente anche in quantità ridotte nelle AOC Côtes du Tarn, Gaillac e in qualche vigneto isolato del Sud-Ovest, ma il suo habitat naturale e storico rimane la piana tra Tolosa e Montauban.
Fuori dalla Francia il vitigno è molto raro: piccole superfici sono state impiantate in California (nella contea di San Benito) con il nome di “Pinot St. George”, dove ha mantenuto una presenza marginale ma curiosa.
La sua distribuzione limitata è dovuta alla vulnerabilità della varietà alle malattie e alla sua forte dipendenza dal clima caldo ma non eccessivamente secco della Garonna, che ne rende difficile l’adattamento ad altri territori.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Négrette ha vigoria medio-bassa, portamento espanso e una certa delicatezza strutturale, che richiede attenzione nella gestione del vigneto. Le foglie sono medio-grandi, trilobate o pentalobate, con lembo sottile e margine leggermente dentellato.
Il grappolo è piccolo o medio, compatto, con forma cilindrica o cilindrico-conica. Gli acini sono piccoli, sferici, con buccia sottile e molto pruinosa di colore blu-nero, ricca di antociani ma anche sensibile a marciumi. La polpa è succosa e aromatica, con un profilo che richiama già in uva le note floreali tipiche del vitigno.
Matura precocemente e richiede climi asciutti nella fase finale di maturazione per evitare problemi di botrite. Soffre freddo, piogge eccessive ed escursioni termiche troppo ampie.
Caratteristiche colturali e agronomiche
Il Négrette è un vitigno notoriamente fragile: è sensibile all’oidio, alla botrite e agli stress idrici eccessivi. Predilige terreni argillo-sabbiosi profondi, ricchi di silice, che conservano bene l’umidità senza creare ristagni.
Le rese devono essere contenute (40–50 q/ha per i vini di qualità) per evitare vini diluiti o privi di definizione aromatica. Le forme di allevamento più diffuse sono guyot e cordone speronato, con potature corte per controllare la produzione.
Nonostante le sue fragilità, è una varietà capace di esprimere finezza e intensità aromatica uniche quando coltivata in condizioni ottimali, fattore che ne spiega la lunga persistenza nella viticoltura del Sud-Ovest.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Négrette generano mosti ricchi di profumi primari e dotati di acidità medio-bassa, con tannini dolci e carezzevoli. L’aromaticità è uno dei punti di forza della varietà: violetta, petalo di rosa, mora, ribes, spezie dolci e talvolta una lieve nuance di pepe o di liquirizia.
La vinificazione avviene prevalentemente in acciaio o cemento, con macerazioni brevi o moderate per preservare l’immediatezza aromatica. L’affinamento in legno è utilizzato con cautela, per evitare che le note floreali vengano coperte.
La Négrette si presta particolarmente ai blend con Syrah, Cabernet Franc o Gamay, nei quali apporta morbidezza, colore e una componente aromatica distintiva.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Négrette presentano colore rosso porpora brillante, spesso impenetrabile nei giovani. Al naso emergono aromi intensi e fragranti: violetta, mora, lampone, spezie dolci, talvolta una lieve nota pepata tipica del vitigno.
Al palato sono morbidi, rotondi e vellutati, con tannini dolci e scarsa astringenza. L’acidità è moderata, e l’equilibrio gustativo tende alla morbidezza e all’immediatezza, pur mantenendo una buona freschezza nelle versioni meglio riuscite. Le migliori interpretazioni combinano aromaticità esplosiva e finezza, offrendo vini eleganti, fragranti e molto piacevoli, con un profilo gustativo unico nel panorama dei rossi del Sud-Ovest. Nei blend, la Négrette porta espressività floreale e una morbidezza seducente; in purezza, esprime al massimo il carattere identitario dei vini di Fronton.
