Il nome “Manseng” potrebbe derivare da antiche radici basco-gasconne, forse con riferimento a caratteristiche dell’uva o del grappolo; ciò che è certo è il legame profondo del vitigno con la cultura contadina pirenaica, dove la coltivazione della vite era spesso pratica eroica su pendii ripidi e suoli poveri. Il Gros Manseng è sempre stato considerato la varietà più produttiva e rustica della famiglia, rispetto al più fine e delicato Petit Manseng. Nel corso del Novecento il vitigno è stato progressivamente riscoperto per la sua elevata acidità, la sua versatilità e la sua capacità di generare vini bianchi moderni, tesi e aromatici, contribuendo alla rinascita qualitativa delle denominazioni montane del Sud-Ovest.
Zone di coltivazione
Il Gros Manseng è coltivato principalmente nel Sud-Ovest della Francia, con epicentri nelle denominazioni:
– Jurançon e Jurançon Sec (Pyrénées-Atlantiques);
– Béarn;
– Côtes de Gascogne;
– Pacherenc du Vic-Bilh.
È presente anche nelle AOC Saint-Mont e nelle colline della Gascogna, dove ha registrato una forte espansione negli ultimi decenni grazie alla sua affidabilità agronomica e al profilo aromatico fresco e contemporaneo.
Fuori dalla Francia è coltivato in piccole superfici in Spagna (Paesi Baschi) e in poche regioni del Nuovo Mondo. Tuttavia, il suo terroir naturale rimane quello dei pendii pirenaici: suoli argillo-sabbiosi o scistosi, clima atlantico con buona piovosità e forte ventilazione, condizioni che favoriscono la maturazione lenta e lo sviluppo dell’aromaticità.
Caratteristiche ampelografiche
La pianta di Gros Manseng presenta vigoria medio-elevata e portamento semieretto. Le foglie sono medio-grandi, pentalobate, con lembo spesso e superficie leggermente bollosa.
Il grappolo è medio o medio-grande, cilindrico o cilindrico-conico, piuttosto compatto. Gli acini sono medio-grandi, sferici, con buccia spessa e resistente di colore giallo-verde. La polpa è succosa, molto acida e discretamente aromatica, con note erbacee e agrumate.
Il vitigno germoglia in epoca media e matura piuttosto tardi, spesso tra fine settembre e ottobre, caratteristica che permette un buon sviluppo fenolico in climi freschi. La maturazione tardiva è uno dei fattori che contribuiscono alla grande intensità aromatica, soprattutto nelle vinificazioni secche.
Caratteristiche colturali e agronomiche
Il Gros Manseng è un vitigno rustico, resistente e particolarmente adatto ai climi atlantici del Sud-Ovest. Mostra buona tolleranza alla piovosità e ottima resistenza alla botrite grazie alla buccia spessa.
Le rese possono essere elevate, e un controllo attento è necessario per ottenere vini di qualità. La gestione della chioma è fondamentale: il vitigno può generare vegetazione abbondante e richiede potature accurate per garantire una maturazione equilibrata.
Le forme di allevamento più diffuse sono guyot semplice e doppio, mentre la coltivazione in pendii ben esposti favorisce la concentrazione aromatica. La resistenza naturale del vitigno agli stress climatici ha contribuito alla sua diffusione nelle Côtes de Gascogne, dove funge da colonna portante della produzione bianca regionale.
Caratteristiche enologiche del vitigno
Le uve di Gros Manseng generano mosti con acidità molto elevata, ottima struttura e un potenziale aromatico spiccato. La vinificazione avviene per lo più in acciaio, con fermentazioni a bassa temperatura per preservare gli aromi varietali; occasionalmente si ricorre a brevi macerazioni pellicolari per aumentare complessità e volume.
Il profilo aromatico è dominato da agrumi (pompelmo, lime), frutta tropicale (ananas, passion fruit), fiori bianchi, erbe aromatiche e note minerali. Il vitigno eccelle nelle versioni secche, ma si presta anche a vinificazioni leggermente amabili e a tagli con Colombard, Sauvignon Blanc e Petit Manseng.
La sua acidità naturale è uno dei punti di forza più apprezzati dalla moderna enologia, soprattutto nelle zone calde dove la freschezza diventa parametro critico di qualità.
Caratteristiche organolettiche dei vini
I vini da Gros Manseng si presentano di colore giallo paglierino brillante, con riflessi verdolini. Al naso esprimono un bouquet fresco e deciso, con agrumi, frutta tropicale, fiori bianchi e una componente vegetale fine.
Al palato sono tesi, sapidi e di grande vivacità, con acidità marcata e corpo medio. La struttura importante permette di ottenere bianchi di grande equilibrio, spesso più complessi dei tipici vini “da aperitivo” della Gascogna.
Nelle versioni più ricche (Jurançon Sec) emergono mineralità, profondità aromatica e una lunga persistenza fruttata e agrumata.
Il Gros Manseng è oggi considerato uno dei vitigni bianchi più promettenti del Sud-Ovest francese: moderno, vivace, estremamente gastronomico e dotato di un carattere pirenaico ben riconoscibile.
