In Savoia, del vitigno Altesse si inizia a parlare a fine del ‘700. Pare che il nome sia stato dedicato al Duca di Savoia, che veniva chiamato “altesse” (sua altezza), che pare lo importò da Cipro. Altre fonti confermerebbero l’origine orientale del vitigno, che è stato anche paragonato al Furmint, anche se non ci sono conferme a livello di DNA. Il nome potrebbe anche provenire dal nome dei terrazzamenti (“altesses”) dove veniva coltivato.
Il vitigno Altesse matura tardivamente, e le sue bacche tendono ad assumere una colorazione rossastra, da cui uno dei suoi sinonimi, Roussette. E’ suscettibile sia alla Botrite che all’Oidio e alla Peronospora.
E’ un vitigno caratteristico della Savoia, dove è il protagonista della denominazione Roussette de Savoie AOC, nei suoi crus Dupasquier, Prieuré-Saint-Christophe, Chevalier-Bernard e Jean Perrier. Meno conosciuta la tipologia Altesse de Bugey, i cui vini hanno buona acidità e miglior potenziale di invecchiamento.