Descrizione e caratteristiche
I suoli ghiaiosi sono costituiti da frammenti di rocce di varie dimensioni, prevalentemente quarzo, granito o scisti, che conferiscono al terreno un’eccezionale capacità drenante. Questa caratteristica impedisce il ristagno idrico e costringe la vite a sviluppare radici profonde alla ricerca di umidità e nutrienti. Inoltre, la ghiaia accumula e rilascia lentamente il calore solare, contribuendo a una maturazione più uniforme delle uve, soprattutto nelle regioni dal clima fresco.
Grazie alla loro composizione, questi suoli sono generalmente poveri di sostanza organica, limitando la vigoria della vite e favorendo una bassa resa produttiva, con grappoli più piccoli e concentrati. La combinazione di drenaggio efficace e temperature stabili aiuta a mantenere un equilibrio ottimale tra acidità e maturazione zuccherina delle uve, risultando in vini di grande complessità aromatica.
Effetto sulla vite e sul vino
Le viti coltivate su suoli ghiaiosi beneficiano di uno stress idrico controllato, che porta alla produzione di uve con una maggiore concentrazione di polifenoli e tannini maturi. Questo si traduce in vini corposi, strutturati e longevi, con una straordinaria profondità aromatica e una tessitura tannica fine ed elegante.
I vini prodotti in questi terreni spesso presentano:
- Elevata complessità aromatica, con note minerali e fruttate intense.
- Struttura tannica ben definita, con tannini levigati e raffinati.
- Ottima capacità di invecchiamento, grazie all’equilibrio tra acidità e concentrazione fenolica.
Zone viticole di riferimento
- Francia: Bordeaux (Graves, Médoc, Pessac-Léognan)
- Spagna: Ribera del Duero
- Italia: Toscana (Bolgheri), Piemonte (Ghemme, Gattinara)
- Argentina: Mendoza (zone alluvionali)
Vini tipici
- Rossi: Cabernet Sauvignon e Merlot (Médoc), Tempranillo (Ribera del Duero), Sangiovese e Cabernet Sauvignon (Bolgheri)
- Bianchi: Sauvignon Blanc (Pessac-Léognan), Chardonnay (Mendoza)









