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Il Vin Santo Affumicato

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Il Vin Santo nella tradizione dei passiti d’Italia

Con “Vin Santo” o “Vinsanto” o “Vino Santo” si fa riferimento a un gruppo di vini passiti dolci, prodotti con sistemi tradizionali, caratteristici delle regioni dell’Italia Centrale, in particolare Toscana, Umbria e Marche, ai quali si aggiunge il Vino Santo del Trentino DOC, unica tipologia presente al di fuori dell’area prima citata.

Il nome “Vin Santo” deriva dal fatto che i vini passiti venivano nella tradizione utilizzati per dire messa, ma secondo un’altra versione il vino è denominato Vin santo perché  le uve per tradizione venivano fatte appassire fino alla settimana santa, per poi essere pigiate e torchiate.

A seconda della zona, esistono differenze sia per i vitigni utilizzati, che per i metodi di appassimento e soprattutto per i metodi di maturazione ed affinamento dei vini.

Il Vin Santo Affumicato dell’Alta Valle del Tevere

Nell’Alta Valtiberina (Valle del Tevere), nei dintorni di Città di Castello, si tramanda un prodotto tradizionale, il Vin Santo Affumicato. Il vino non è attualmente riconosciuto da alcun disciplinare DOC (siamo nella zona DOC dei Colli Altotiberini), per cui i vini ricadono nella tipologia Umbria passito IGT, che comprende però prodotti molto diversi tra loro.

La particolarità del vino risiede tutta nelle condizioni del suo appassimento. Questo viene tradizionalmente condotto in antichi locali nei quali anticamente si facevano essiccare le foglie di tabacco, affumicandole con fuochi di legna. Assieme al tabacco venivano appese a “muraletti” o travetti di legno, anche i grappoli di uve Trebbiano toscano, Grechetto e Malvasia, uniti in coppie “coppiole“.

Il procedimento di vinificazione e maturazione è lo stesso del Vin Santo della tradizione, per vinificazione con lieviti madre in piccole botti, esposti per lunghi anni (almeno cinque) alle escursioni termiche estate-inverno in locali ben areati.

Le caratteristiche organolettiche del Vin Santo Affumicato 

Il Vin Santo Affumicato alla vista si presenta di un colore ambrato molto scuro, denso e molto consistente. Al naso, assieme alle consuete note caramellate, speziate e fruttate, di miele, frutta secca e sciroppata, esprime un evidente aroma affumicato, che è la sua caratteristica distintiva. D’altronde il connubio Vin Santo e Tabacco è ben presente anche nella tradizione Toscana, che prevede di inzuppare i sigari toscani nel Vin Santo prima di fumarli. Al palato il  vino esprime il meglio di sé, nella dolcezza accompagnata all’acidità che la rende armonica e mai stucchevole, e nella lunghissima persistenza caratteristica di tutti i Vin Santi.

 

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