Il vitigno a bacca nera Vien de Nus deve il suo nome alla località situata nei pressi di Aosta, da cui proviene e dove ancor oggi viene coltivato. Il suo nome significa appunto “pianta di Nus“. E’, insieme al Petit rouge, il vitigno autoctono a bacca rossa più coltivato e diffuso del comprensorio vitivinicolo della Valle d’Aosta e come questo appartiene alla famiglia di vitigni autoctoni detti “Orious“, evoluti attraverso continue riproduzioni naturali nel loro areale di coltivazione. Conosciuto anche come Gros Vien o Gros Rodzo, il Vien de Nus è diffuso su di un areale di coltivazione che si estende da Donnaz a Avise, su ambedue i versanti orografici della Dora Baltea, fino ad altitudini di circa 750 metri, ai massimi consentiti per la produttività della vite. Costituisce la base di alcuni vini rossi della Valle d’Aosta DOC.
Dal punto di vista ampelografico, il vitigno Vien de Nus ha foglia grande, pentagonale,pentalobata. Il suo grappolo è medio-grande, conico-piramidale, alato, mediamente compatto, con acini grandi, sferici, dalla buccia molto pruinosa di colore nero blu. Dalla vinificazione in purezza delle uve di Vien de Nus si ottiene un vino dal colore rosso violaceo carico, tendente al granato con la maturazione. Al naso esprime vinosità persistente, mentre al palato si rivela di corpo leggero eppure morbido. E’ vino da non affinare oltre i due anni dalla vendemmia, ma di buona armonia, piacevolmente asciutto. Servito a tutto pasto, ottimo con le carni, ben si abbina con la motsetta, un salume locale simile alla bresaola, Fontina e pane nero.