Il vitigno Fenile è una varietà autoctona di uva bianca originaria della Campania. In particolare è strettamente associato alla Costiera Amalfitana. Questo vitigno, raro e poco conosciuto al di fuori della sua zona d’origine, è una componente importante dei vini locali, conferendo loro un carattere distintivo e unico.
Dal punto di vista ampelografico, il Fenile si presenta con foglie di medie dimensioni, generalmente pentagonali, con margini poco profondamente lobati. I grappoli sono compatti, di forma conico-piramidale, spesso con una o due ali. Gli acini sono di dimensioni medio-piccole, sferici e di colore giallo dorato intenso. La buccia degli acini è sottile ma resistente, caratteristica che protegge le uve dalle avversità climatiche tipiche delle zone costiere. La polpa è succosa e presenta un sapore dolce e aromatico, una peculiarità che si riflette nel vino prodotto.
Il Fenile è principalmente coltivato nella zona della Costiera Amalfitana, in particolare nei terrazzamenti ripidi che caratterizzano il paesaggio di questa area. I vigneti sono situati su terreni calcareo-argillosi, ben drenati e ricchi di minerali, influenzati dal microclima mediterraneo che combina temperature miti, abbondante sole e brezze marine. Queste condizioni pedoclimatiche favorevoli contribuiscono alla maturazione ottimale delle uve, esaltandone le caratteristiche aromatiche e gustative.
Il vino ottenuto dal vitigno Fenile si presenta con un colore giallo dorato brillante, che riflette la maturità delle uve al momento della vendemmia. Al naso, offre un bouquet aromatico intenso e complesso, con note predominanti di frutta tropicale come ananas e mango, accompagnate da sentori di agrumi e sfumature floreali di ginestra e camomilla. In bocca, il vino è ricco e avvolgente, con una buona struttura e una spiccata acidità che bilancia la dolcezza naturale del frutto. Il finale è lungo e persistente, con un retrogusto minerale che aggiunge profondità e carattere.
Dal punto di vista enologico, il Fenile è spesso vinificato in purezza per esaltarne le caratteristiche distintive, ma può anche essere assemblato con altre varietà autoctone come il Ginestra e la Ripoli, contribuendo alla produzione di vini bianchi complessi e armoniosi, come quelli della denominazione Costa d’Amalfi DOC. La tecnica di vinificazione prevede solitamente una fermentazione a temperatura controllata in acciaio inox, con occasionali affinamenti in legno per aggiungere complessità e struttura senza sovrastare il profilo aromatico del vitigno.
