Il Piculit Neri è un vitigno a bacca nera raro, originario del Friuli-Venezia Giulia, e in particolare delle colline del Collio e dei Colli Orientali del Friuli. Per secoli è rimasto nell’ombra del suo omonimo bianco, il celebre Picolit, e ancor più spesso è stato confuso con altre varietà minori locali. Soltanto negli ultimi decenni, grazie al lavoro di recupero di alcuni viticoltori e istituti ampelografici, si è iniziato a riscoprirne le potenzialità, sia agronomiche che enologiche.
Il nome “Piculit”, che in friulano significa “piccolino”, fa riferimento alla dimensione ridotta degli acini e alla scarsa produttività della pianta. Si tratta infatti di un vitigno poco generoso, con grappoli piccoli e compatti, a bacca scura, che rendono difficile una coltivazione su larga scala. Tuttavia, la qualità dell’uva è elevata: la buccia spessa è ricca di antociani e sostanze aromatiche, e la maturazione lenta favorisce una buona concentrazione.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Piculit Neri
Il vino da Piculit Neri si presenta con un colore rosso rubino intenso, talvolta con riflessi purpurei. Al naso colpisce per l’eleganza e la finezza dei profumi: frutti rossi e neri (amarena, ribes, mora), petali di rosa essiccati, erbe aromatiche e leggere spezie dolci come cannella e chiodi di garofano. In alcuni casi, si avvertono anche note balsamiche e accenni minerali, che ne impreziosiscono il profilo.
In bocca è equilibrato e vellutato, con una struttura media, tannini morbidi e una freschezza ben dosata che lo rende piacevole anche dopo qualche anno di affinamento. Non è un rosso potente, ma piuttosto elegante e territoriale, adatto a una beva consapevole, meditata, in cui si apprezzano la tipicità e l’armonia. È ideale in abbinamento con salumi friulani, primi piatti con ragù leggeri, carni bianche o formaggi a pasta semidura.
Il Piculit Neri è oggi vinificato da pochissimi produttori, spesso in edizioni limitate, che ne fanno una vera e propria rarità enologica.
