Il vitigno Muscadelle potrebbe essere originario del Bordolese, lungo i fiumi Gironda e Dordogna, che rappresenta ancora oggi il suo territorio di maggiore diffusione. Qui, assieme ai vitigni Sauvignon blanc e Sémillon è utilizzato per produrre vini bianchi passiti come il Sauternes e liquorosi ad alta gradazione alcolica come Monbazillac o il Loupiac. Lo troviamo però anche in Languedoc-Roussillon. In Francia la sua superficie vitata è diminuita significativamente dagli anni ’60 perché la varietà matura presto, ha una resa irregolare ed è piuttosto incline a marcire. In aggiunta a ciò, i vini bianchi secchi del Bordolese hanno perso nel tempo la loro popolarità tra i consumatori. Al di fuori della Francia l’unica zona di significativa diffusione del Muscadelle è l’Australia, dove nella zona di Victoria è anche utilizzato nella produzione di vini dolci e fortificati. Anche se il suo nome nome e l’aromaticità potrebbero far pensare al Moscato bianco o Muscat à petit grains, in realtà non esistono legami di parentela tra questi due vitigni. La Muscadelle coltivata in questa parte dell’Australia era conosciuta come Tokay per gran parte della sua storia, poiché i coltivatori avevano erroneamente creduto che la varietà fosse quella utilizzata nei famosi vini dolci Tokaji ungheresi. La vera identità dell’uva è stata scoperta a metà degli anni ’70, ma il nome Tokay è rimasto fino al 2007, quando è stato cambiato in Topaque per evitare confusione con la denominazione ungherese.