Il vitigno Spergola deve il suo nome al fatto che i grappoli principali sono sempre accompagnati da un grappolo più piccolo, simile ad un’ala. La Spergola è presente in Emilia-Romagna fin dal XV secolo, anche se negli anni più recenti è stato progressivamente abbandonato o in alcuni casi confuso col Sauvignon. Analisi sul DNA hanno dimostrato definitivamente la sua diversità genetica, consentendone la registrazione e l’inserimento nella DOC Colli di Scandiano e Canossa. La Spergola è dunque un vitigno che sembrava condannato all’estinzione, ma che è stato miracolosamente salvato riproducendolo a partire da alcuni ceppi a piede franco, risalenti all’epoca prefilosserica, innestandoli su piede americano. Dalla Spergola si ottiene un vino dal colore giallo paglierino scarico, un delicato aroma floreale con sentori di mela e un gusto fragrante e una buona acidità.
Con una leggera surmaturazione delle uve, la Spergola viene arricchita da profumi più complessi ed eleganti, manifestando buona struttura ed equilibrio oltre ad una buona persistenza aromatica. Le sue vinificazioni spaziano dal frizzante allo spumante o passito, sempre mantenendo struttura e freschezza. Gli abbinamenti della Spergola vanno dagli antipasti, primi piatti a base di pesce, pasta ripiena, secondi piatti leggeri e salumi, o ancora con il Parmigiano Reggiano nel caso della versione secca, mentre la versione dolce è adatta invece a torte da forno, biscotti, zuppa inglese.