La Muscadelle è un vitigno a bacca bianca tradizionale del Sud-Ovest della Francia, impiegato soprattutto come varietà da assemblaggio nei grandi vini di Bordeaux e nel Monbazillac. Nonostante il nome possa trarre in inganno, non è imparentata con la famiglia dei Moscati, pur condividendo con essi un profilo aromatico floreale e una certa fragranza. La Muscadelle è una varietà che ha vissuto alterne fortune: molto coltivata in passato, oggi è in fase di progressivo ridimensionamento, anche se alcuni produttori la stanno riscoprendo per la sua capacità di arricchire i blend con note eleganti e varietali.
Diffusione nel mondo
La Muscadelle è coltivata quasi esclusivamente in Francia, in particolare nelle regioni di Bordeaux, Bergerac, Monbazillac, Gaillac e Côtes de Duras, dove viene impiegata in percentuali variabili accanto a Sémillon e Sauvignon blanc per la produzione sia di vini bianchi secchi sia di vini dolci botritizzati. In Australia, è conosciuta con il nome di Tokay (poi rinominata ufficialmente Topaque) nello Stato di Victoria, dove viene usata per produrre vini liquorosi dolci da invecchiamento, analoghi ai Vin doux naturels europei.Al di fuori di questi contesti, il vitigno ha una diffusione molto limitata.
Caratteristiche ampelografiche
Il vitigno presenta vigoria media, portamento espanso, internodi lunghi e buona produttività. La foglia è media, trilobata o pentalobata, leggermente bollose. Il grappolo è medio, conico o piramidale, tendenzialmente spargolo. Gli acini sono piccoli, sferici, con buccia sottile, di colore giallo dorato, e succosi, con profumi intensi e floreali già in fase di maturazione. La maturazione è medio-tardiva.
Proprietà agronomiche
La Muscadelle preferisce suoli freschi, ben drenati, ricchi in scheletro o argille leggere, e climi non troppo umidi. È un vitigno delicato, che richiede cure agronomiche precise: la sua produttività è irregolare, e può facilmente essere compromessa da malattie fungine, in particolare dalla botrite e dall’oidio. Tuttavia, in condizioni ideali, può raggiungere un buon grado zuccherino mantenendo una fragranza aromatica distintiva.
Resistenze e sensibilità
La Muscadelle è sensibile alla botrite (sia in forma nobile che dannosa), all’oidio e alla peronospora, così come al vento e alla siccità prolungata. La coltivazione richiede esposizioni ventilate e interventi fitosanitari costanti. È però anche uno dei vitigni che, in condizioni favorevoli, botritizza bene, contribuendo alla ricchezza aromatica dei vini dolci muffati.
Proprietà enologiche
La Muscadelle viene raramente vinificata in purezza. Più spesso è utilizzata in uvaggio, soprattutto nei vini bianchi bordolesi, dove apporta profumi floreali e freschezza al fianco del più strutturato Sémillon e del più nervoso Sauvignon blanc. Nei vini dolci botritizzati, come il Monbazillac o il Sauternes, la sua presenza arricchisce il profilo olfattivo con sentori mielati, di camomilla, frutta esotica e fiori d’arancio.
In vinificazioni in purezza (rare ma in crescita), può dare vini freschi, profumati, di moderata acidità e bassa alcolicità, con buona prontezza di beva.
Caratteristiche organolettiche dei vini da Muscadelle
I vini che contengono Muscadelle si distinguono per un bouquet aromatico delicato e floreale, con note di fiori bianchi, petali di rosa, erbe aromatiche, miele, tè verde, pesca bianca, e un sottofondo talvolta muschiato. Nei vini dolci, si arricchiscono di sfumature di albicocca secca, zucchero filato, nocciola tostata e zabaione, con una sensazione cremosa e avvolgente al palato.
I migliori esempi, soprattutto in blend botritizzati, sono longevi e capaci di sviluppare profili complessi con lunga evoluzione. I pochi vini secchi in purezza sono profumati, leggeri, ideali come aperitivo o in abbinamento a piatti di pesce delicato, formaggi freschi o cucina asiatica.
