Il Verdesse è un vitigno autoctono della Savoia, originario della Val d’Isere, dove risulta menzionato in diversi documenti a partire dal 1845. Come in tutti i casi di questo genere, l’etimologia del nome si collega al colore giallo verdastro delle sue bacche.
Nella sua zona di origine, il Verdesse era un tempo un vitigno ampiamente diffuso, ed ancor oggi rientra nella composizione ampelografica dei vini bianchi della Savoia, sia fermi che spumantizzati. Sembra che sia stato per un certo periodo anche coltivato in Val di Susa, in Piemonte, ma ad oggi risulta scomparso. All’inizio del 2000, in Val d’Isere se ne contavano a malapena due ettari, ma più recentemente è stata avviata una campagna di reimpianto di questo vitigno, dalle indubbie qualità enologiche.
I vini del Verdesse hanno buona struttura pur non perdendo in carica acida e sono gradevolmente aromatici.
Dal punto di vista colturale, il Verdesse ha epoca di germogliatura precoce e di maturazione media. Dà i migliori risultati su suoli di tipo calcareo-argilloso, e risulta sensibile all’oidio e alla peronospora.