Risalendo lungo il Fiume Sesia, Fara DOC è la prima delle denominazioni del Novarese ad interessare specifici comuni, in questo caso Briona e Fara Novarese. Il territorio della denominazione si trova parte in altopiani morenici e parte su versanti collinari.
La viticoltura di Fara si sviluppa sul versante orientale della valle del Sesia, occupando un altopiano prevalentemente argilloso diviso in due strisce collinari. I terreni sono più profondi nella parte superiore (quella in piano) e più ciottolosi sciolti lungo i versanti esposti a ovest.
Fin dai tempi più remoti a Fara si è coltivata la vite per fare il vino. Plinio il Vecchio
già la menziona nel I° secolo dopo Cristo e altre testimonianze derivano anche da antichi diari di viticoltori.
Due sono le tipologie di vino incluse nella Fara DOC, il Fara DOC e il Fara DOC Riserva. La loro composizione in termini di vitigni è Nebbiolo (Spanna) dal 50 al 70%; Vespolina ed Uva rara (Bonarda novarese) da sole o congiuntamente dal 30% al 50%. L’affinamento minimo per il vino Fara DOC è di 22 mesi di cui almeno 12 in legno, mentre per la versione riserva di 34 mesi di cui almeno 20 in legno.
| Vitigno | Colore bacca | |
|---|---|---|
| Nebbiolo | ![]() | Bacca nera |
| Vespolina | ![]() | Bacca nera |
| Uva rara | ![]() | Bacca nera |
| Nome | Regione | La Guida Vini di Quattrocalici | Tipo |
|---|---|---|---|
| Fara DOC | Piemonte | Uvaggi rossi | Vino fermo |
| Fara riserva DOC | Piemonte | Uvaggi rossi | Vino fermo |
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