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Trento DOC: la prima DOC italiana solo per spumanti metodo classico

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Nel panorama della spumantistica italiana, la Trento DOC occupa un posto di rilievo come prima denominazione di origine controllata dedicata esclusivamente agli spumanti metodo classico. Istituita nel 1993, questa denominazione ha segnato un punto di svolta nella valorizzazione della tradizione spumantistica trentina, distinguendosi per la produzione di vini ottenuti esclusivamente con il metodo della rifermentazione in bottiglia.

Il contesto della spumantistica italiana

L’Italia vanta una tradizione spumantistica estremamente variegata, con zone di produzione che spaziano dal Nord al Sud del Paese e metodi di produzione che includono sia il metodo Charmat (più diffuso per gli spumanti freschi e fruttati, come il Prosecco) che il metodo classico, caratterizzato da una più lunga maturazione sui lieviti e da una maggiore complessità aromatica. Tra le denominazioni più celebri per il metodo classico, oltre alla Trento DOC, figurano la Franciacorta DOCG, l’Alta Langa DOCG e l’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG.

Trento DOC: una denominazione pionieristica

La nascita della Trento DOC nel 1993 rappresenta un evento chiave nella storia della spumantistica italiana. Questa denominazione è stata la prima in Italia a essere dedicata esclusivamente alla produzione di spumanti metodo classico, senza includere alcuna tipologia di vino fermo. Tale scelta testimonia l’elevata vocazione del Trentino per la produzione di bollicine di alta qualità, favorita da un clima montano che garantisce forti escursioni termiche e conferisce finezza ed eleganza ai vini.

I vitigni ammessi nella produzione della Trento DOC sono Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco e Meunier, seguendo un disciplinare rigoroso che garantisce qualità e tipicità. La maturazione sui lieviti deve durare almeno 15 mesi per la tipologia base, 24 mesi per le versioni millesimate e 36 mesi per le riserve, contribuendo a sviluppare un profilo aromatico complesso e una struttura raffinata.

Il caso Franciacorta: un’evoluzione differente

Se la Trento DOC è stata la prima denominazione esclusivamente dedicata agli spumanti metodo classico, la Franciacorta DOC, istituita precedentemente nel 1967, contemplava inizialmente anche la produzione di vini fermi. Solo nel 1995 venne creata la Terre di Franciacorta DOC, destinata ai vini fermi della zona, permettendo alla Franciacorta DOC di concentrarsi esclusivamente sugli spumanti. Successivamente, nel 2008, la Terre di Franciacorta DOC è stata rinominata Curtefranca DOC, completando il percorso di distinzione tra le due tipologie di produzione.

La Franciacorta ha seguito dunque un’evoluzione differente rispetto alla Trento DOC, con un processo graduale di specializzazione nella spumantistica. Oggi la Franciacorta DOCG è considerata una delle eccellenze del metodo classico italiano, ma la Trento DOC mantiene il primato come prima denominazione a essere nata esclusivamente con questo obiettivo.

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