Il mais fu introdotto in Italia nel XVI secolo, dopo la scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo. Originario delle Americhe, il mais si diffuse rapidamente nel Nord Italia, in particolare in Lombardia, Veneto e Piemonte, dove il clima si rivelò ideale per la sua coltivazione. Qui, divenne rapidamente uno degli alimenti base della popolazione, soprattutto per i contadini, grazie alla sua resa elevata e alla facilità di coltivazione. La polenta, fatta di farina di mais, divenne il piatto povero per eccellenza, ma con il tempo ha acquisito un ruolo di prestigio nella cucina regionale italiana.
Il Mais nella Cucina Regionale Italiana
In Italia, il mais è celebrato principalmente attraverso la polenta, che si presenta in diverse varianti a seconda della regione. In Lombardia e in Veneto, la polenta viene spesso accompagnata da brasati e funghi, o usata come letto per baccalà o uccelli da caccia. Nel Friuli-Venezia Giulia, la polenta si gusta anche con latte e formaggio, oppure accompagnata da frutti di mare sulla costa. Un’altra forma popolare di consumo del mais con i nei “casoncelli” al taleggio, tipici del Bergamasco, dove il mais viene utilizzato per accompagnare la pasta ripiena.
Abbinamenti ai Vini dei piatti a base di mais
L’abbinamento dei vini con i piatti a base di mais dipende molto dalle specifiche preparazioni e dai sapori accompagnatori. Per la polenta, tradizionalmente ricca e spesso servita con condimenti saporiti:
Con carne e sughi robusti: Un vino rosso corposo come un Barolo o un Amarone della Valpolicella si abbina bene, sostenendo i sapori intensi della carne e del condimento.
Con funghi o preparazioni più delicate: Un vino rosso più leggero, come un Dolcetto d’Alba o un Pinot Nero, può offrire un contrasto piacevole senza sovrastare il sapore delicato del piatto.
Con piatti di pesce o frutti di mare: Un vino bianco profumato come il Friulano o un Sauvignon Blanc fa eco alle note fresche e iodate dei piatti marittimi, completando la morbidezza della polenta.
