Il Rotberger é un raro vitigno di origine tedesca, frutto di un incrocio tra Riesling renano e Trollinger (Schiava) ed è, come tale, parente stretto del vitigno a bacca bianca Kerner. Il Rotberger condivide molte caratteristiche con il suo precursore Trollinger, in particolare la ricca fragranza che porta ai vini. Come il Trollinger, anche il Rotberger è sensibile all’oidio ma ha una buona resistenza al gelo (una caratteristica utile, poiché entrambe le varietà sono coltivate in zone a clima fresco). Con autunni relativamente secchi, essendo una varietà a maturazione tardiva, il Rotberger può dunque raggiungere la piena maturazione anche in climi freddi. L’ incrocio é stato ottenuto nel 1928 dal dott. Heinrich Birk (1898-1973) dell’Istituto di Ricerca di Giesenheim. Il Rotberger è stato sviluppato nella stessa epoca dello Zweigelt, divenuto poi uno dei vitigni a bacca nera più importanti in Austria.
Inizialmente fu proprio lo Zweigelt a ricevere dal suo sviluppatore, il dottor Friedrich Zweigelt, il nome Rotberger, cosa che portò alla confusione tra le due varietà fino agli anni ’70, quando l’uva austriaca fu ribattezzata con i nome del suo creatore. Il Rotberger in ogni caso non ha raggiunto la fama del suo (ex) omonimo, ma regala dei vini interessanti e corposi, con aromi intensi e vivaci di bacche rosse. La diffusione del Rotberger è piuttosto limitata e la troviamo soprattutto in Germania, nel Palatinato (Hessische Bergstraße) e nel Nahe, poi in Canada (Okanagan Valley) nella Columbia Britannica e in poche altre zone nel Liechtenstein, in Austria e, limitatamente all’Alto Adige, anche in Italia. Le caratteristiche di acidità e profumi del Rotberger gli garantiscono una vocazione naturale per la vinificazione in rosato. Il Rotberger non è al momento iscritto al Registro Nazionale Varietà di Vite.